Comuni con potestà di fissare sanatorie per i tributi locali. Dalla lotta agli evasori solo 7 milioni di euro alle città della Penisola. Enti, autotutela ad ampio raggio. Le spese di lite sono dovute anche con pretese minime. L’Ia per il fisco, sì con cautela. Seconda possibilità di recupero affidata ai concessionari privati. Sì alla Tosap su area privata ad uso pubblico.
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Comuni con potestà di fissare sanatorie per i tributi locali
Razionalizzazione dei tributi locali, semplificazione degli adempimenti e ampliamento dell’istituto della compensazione con crediti d’imposta. Miglioramento della compliance, con meccanismi premiali di riduzione delle sanzioni, e revisione del sistema di riscossione, anche per mezzo di strumenti di cooperazione con lo Stato. Possibilità di introdurre in via autonoma tipologie di definizione agevolata dei rapporti tributari. E, infine, previsione di un tributo proprio per finanziare le Province e le Città metropolitane. Sono i principali criteri direttivi che riguardano i tributi locali, contenuti nella legge delega di riforma del sistema fiscale (legge 111/2023)
Dalla lotta agli evasori solo 7 milioni di euro alle città della Penisola
A distanza di 18 anni dalla legge istitutiva (la 248 del 2005) e dopo dieci tornate di distribuzione degli utili – iniziate nel 2012 – non si può certo dire che la compartecipazione dei Comuni alla lotta all’evasione fiscale sia stata un successo. Se il nero complessivamente scovato da questa strana e mai del tutto decollata partnership tra agenzia delle Entrate e Anci non raggiunge i 130 milioni di euro, ancor più scoraggiante è il trend del recuperato, visto che oggi solo 215 Comuni aderiscono al protocollo (1 ogni 37) – meno di un terzo del picco storico raggiunto del 2014 – e il gettito dell’ultimo biennio è attestato a 6,7 milioni, lo 0,02% delle entrate tributarie annuali municipali. Dati, questi, che stridono fortemente con i risultati delle ultime indagini sul “nero estivo” (si veda l’articolo a lato) e che lasciano intuire, probabilmente, la scarsa motivazione degli attori in campo.
Enti, autotutela ad ampio raggio
Il potenziamento dell’attività di autotutela delle amministrazioni pubbliche, e quindi anche degli enti locali, è uno degli obiettivi della riforma fiscale. Gli articoli 4 e 19 della legge delega, infatti, prevedono l’emanazione di norme, con i decreti attuativi, sull’invalidità degli atti amministrativi atte a incentivarne il riesame, per deflazionare il processo tributario
Le spese di lite sono dovute anche con pretese minime
Nel contenzioso tributario la compensazione delle spese di lite può essere disposta solo in presenza di gravi ed eccezionali motivi che devono essere indicati specificatamente dal giudice; di più: l’esiguità della cifra non costituisce motivo di compensazione o riduzione dai valori minimi. Così la Cgt Lazio (sentenza 3835/2023, sez. X).
L’Ia per il fisco, sì con cautela
Protezione dei dati e rischi della digitalizzazione, il Garante della privacy nel 2022 ha adottato 442 provvedimenti collegiali e fornito riscontro a 9.218 reclami e segnalazioni. Gli interventi hanno spaziato dalla tutela dei diritti fondamentali al controllo dell’economia fondata sui dati dei consumatori, passando per i Big data, l’intelligenza artificiale generativa, Chatgpt e il Metaverso. I pareri resi dal Collegio su atti normativi e amministrativi sono stati 81 ed hanno riguardato la digitalizzazione della P.a., la sanità, il fisco, la giustizia e l’istruzione. L’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, presieduta da Pasquale Stanzione, nel celebrare i 25 anni dall’introduzione della normativa privacy in Italia, ha presentato a Montecitorio la relazione sull’attività svolta dal Collegio nell’ultimo anno.
Seconda possibilità di recupero affidata ai concessionari privati
Seconda chance per il recupero dei crediti non riscossi. In caso di discarico automatico, al 31 dicembre del quinto anno successivo a quello dell’affidamento, delle quote non riscosse, l’ente creditore avrà la possibilità di riaffidare le somme da recuperare, qualora emergano nuovi e significativi elementi reddituali o patrimoniali, ovvero di affidare in concessione a soggetti privati, tramite una procedura di gara a evidenza pubblica, la gestione della riscossione coattiva delle somme in questione, secondo le procedure previste dalle norme sulla riscossione, a fronte del pagamento di una commissione pari a una percentuale dell’importo effettivamente riscosso.
Sì alla Tosap su area privata ad uso pubblico
Laddove il proprietario di un bene, anche a seguito di comportamento concludente, metta volontariamente e con carattere di continuità lo stesso a disposizione del pubblico passaggio (dicatio ad patriam) è dovuta la Tosap, se tale bene viene in seguito occupato da un’attività commerciale. Così si è espressa la Cgt Puglia con la sentenza 643/28/2022
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Il video
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Il podcast
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