Fisco, un 2024 sull’ ottovolante. Tributi locali senza transazioni. Censimento aiuti Imu per Covid, Comuni sollevati da responsabilità. Sanzioni tributarie più favorevoli, irretroattività al test del giudice. Cartelle, dilazione al restyling.
#newsletter #dirittotributario #imu #tari #canoneunico #accertamento #riscossione #stampaetributi
**
Fisco, un 2024 sull’ ottovolante.
Il 2024 non si è fatto mancare nulla per quanto riguarda il fisco. Ha iniziato con l’ attuazione della riforma fiscale ha concluso con la successione, o meglio l’ avvicendamento, del direttore dell’Agenzia delle entrate
Tributi locali senza transazioni.
Niente transazioni sui tributi locali. Con un doppio danno: per i comuni che devono rinunciare a incassare risorse certe seppur in misura ridotta e per le imprese che rischiano di fallire strozzate dalle richieste di pagamento integrale da parte dei comuni. Ai municipi, infatti, continua a essere preclusa la possibilità di riconoscere alle aziende le transazioni fiscali per il pagamento ridotto di tributi locali, quali ad esempio, l’Imu, nell’ambito delle procedure di composizione negoziata delle crisi d’impresa. A causa di una lacuna normativa, infatti, tale possibilità resta ancora preclusa per i tributi autoamministrati degli enti locali. Nonostante la legge delega fiscale (legge n.111/2023) abbia espressamente previsto tra i criteri di delega la “possibilità di raggiungere un accordo sul pagamento parziale o dilazionato dei tributi, anche locali, nell’ambito della composizione negoziata”, il recente decreto Correttivo ter (dlgs n. 136 del 13 settembre 2014) non prevede tale chance.La Corte conti Lombardia, dopo aver analizzato la normativa vigente in materia di composizione negoziata della crisi d’impresa, ha concluso che la possibilità di sottoscrivere accordi transattivi è attualmente preclusa dalla legge per i tributi auto-amministrati dagli enti locali, a causa di una lacuna normativa, nonostante la dichiarazione di intenti contenuta nella delega fiscale vada in senso opposto.
Censimento aiuti Imu per Covid, Comuni sollevati da responsabilità.
Con il Dl Milleproroghe (Dl 202/2024), per la prima volta, il legislatore si rivolge esplicitamente agli obblighi di collocazione nei registri nazionali degli aiuti di Stato, ricadenti sui Comuni, delle esenzioni Imu disposte a favore delle imprese per la pandemia. L’articolo 63 del Dl 34/2020 impone che questi aiuti, in quanto rispettosi del Temporary framework, soggiacciono agli obblighi di registrazione il cui inadempimento, in virtù dell’articolo 17, comma 2 del Dm 115/2017, «determina l’illegittimità della fruizione dell’aiuto individuale». Rispetto alla prima versione circolata nelle scorse settimane, secondo cui sarebbe stata disposta una generica proroga degli obblighi di registrazione degli aiuti fiscali automatici emergenziali, intervenendo sui termini all’articolo 7 del Dl 39/2024 (si veda «Il Sole 24 Ore» del 13 dicembre 2024), l’articolo 3, comma 1 del Dl 202/2024 concede tempo sino al 30 novembre 2025 «con esclusivo riferimento all’imposta municipale propria (Imu)». Questo indipendentemente dall’anno d’imposta di fruizione dell’esenzione e da quando è stata dichiarata al Comune.
Sanzioni tributarie più favorevoli, irretroattività al test del giudice.
Primi dubbi di costituzionalità sull’irretroattività del nuovo e più favorevole regime sanzionatorio tributario. Come prevedibile, la norma del Dlgs 87/2024 che consente l’applicazione delle nuove sanzioni solo dallo scorso 1° settembre rischia di generare un lungo contenzioso destinato a concludersi davanti alla Consulta. Ieri la Cassazione (sentenza 34909/2024), nel rinviare il procedimento alla Cgt di 2° grado per un nuovo giudizio, ha rilevato che dovrà anche valutare la questione di legittimità costituzionale sollevata sull’irretroattività del nuovo regime di cui all’articolo 5 del Dlgs 87/2024)
Cartelle, dilazione al restyling.
ambia il sistema di dilazione dei pagamenti delle cartelle: per la suddivisione dei piani (84 rate nel biennio 2025-2026) conterà l’Isee e per le imprese l’indice di liquidità. Gli indici saranno parametrati agli ultimi bilanci approvati e sospensione automatica delle rate in caso di eventi straordinari come calamità naturali. Infine scende in campo Agenzia delle entrate Riscossione che sul proprio sito fornirà un calcolatore/simulatore delle rate. Sono queste tutte le novità che entreranno nel vivo nel 2025 (fino al 31 dicembre 2024 rimangono in vigore le precedenti regole di rateizzazione per le richieste già presentate), dopo l’approvazione del decreto ministeriale del 27 dicembre firmato dal viceministro dell’economia Maurizio Leo,
Il video
https://www.youtube.com/watch?v=Q9N0sv3wp4A
Il podcast
https://open.spotify.com/show/5dDNIBPglFDEFeYAlRVvYu