Diritti del contribuente, cambiano i rapporti con il Fisco: le novità dello Statuto in 7 punti.Cambia l’imposta di soggiorno.Fisco, accesso ai conti filtrato.Prelievo dai c/c. Non ci sarà
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Diritti del contribuente, cambiano i rapporti con il Fisco: le novità dello Statuto in 7 punti
La garanzia del contraddittorio preventivo con il Fisco. La possibilità di eccepire sempre l’eventuale nullità degli atti. La proporzionalità dei procedimenti e delle sanzioni. Il divieto di bis in idem negli accertamenti. L’obbligo di ritirare d’ufficio i provvedimenti illegittimi. L’intelligenza artificiale al servizio degli strumenti deflativi del contenzioso. Il restyling degli interpelli. Sono alcuni dei principali “titoli” che andranno ad alimentare e ricostituire lo Statuto dei diritti del contribuente, a 23 anni dalla sua nascita.Un decreto “a costo zero”, che non richiede risorse e che dunque potrà essere portato avanti in tempi rapidi, come spiegato più volte dal vice ministro all’Economia, Maurizio Leo. Il quale, dopo i quattro decreti legislativi partoriti nelle scorse due settimane dal Governo, ha già annunciato l’arrivo dei testi su sanzioni, accertamento e concordato.
Cambia l’imposta di soggiorno
I mposta di soggiorno un po’ più salata per finanziare la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. E, conseguentemente, Tari più leggera per i cittadini residenti. La misura, contenuta nella legge di bilancio sin dalle prime bozze e confermata anche nell’ultimo testo diffuso ieri, partirà dal 2025 e sarà strettamente collegata al Giubileo della Chiesa cattolica che si svolgerà a Roma. Ma la possibilità di aumentare fino a due euro in più a notte l’imposta di soggiorno a carico di coloro che soggiornano nelle strutture ricettive potrà essere colta da tutti i comuni capoluogo di provincia, dalle unioni di comuni e dai comuni inclusi negli elenchi regionali delle località turistiche e delle città d’arte.
Fisco, accesso ai conti filtrato
N iente più accesso diretto sui conti correnti dei debitori ma il riscossore per effettuare pignoramenti avrà a disposizione strumenti informatici che gli consentiranno un dialogo diretto con gli istituti di credito. Dunque le verifiche potranno comunque essere effettuate ma non più in modalità diretta ed automatizzata ma filtrata da software e con apposite richieste. Queste sono le novità contenute nell’ultima bozza di disegno di legge di bilancio 2024 con cui viene ridefinito all’art. 23, comma 13 con le nuove modalità per efficientare l’attività di riscossione in coerenza anche con la previsione contenute all’art. 18 della delega fiscale.
Prelievo dai c/c. Non ci sarà
G iorgia Meloni ha fatto saltare dalla legge di Bilancio 2024 la norma che concedeva alla Agenzia delle Entrate la possibilità di pignorare direttamente i conti correnti di chi ha un debito non saldato con lo Stato. Secondo la norma l’agente della riscossione avrebbe potuto inviare alla banca su cui il debitore aveva il conto corrente un ordine immediato di pagamento, comunicando al debitore il “prelievo” entro un mese, altrimenti quei soldi non avrebbero potuto essere trattenuti. Lette le indiscrezioni sulla stampa il presidente del Consiglio ha fatto sapere al Mef la sua contrarietà alla disposizione, facendo saltare anche una sua riformulazione apparsa in bozze successive, in cui il prelievo forzoso sarebbe stato possibile solo per debiti superiori ai mille euro. Dopo l’intervento di Meloni la norma non sarà più inserita nel testo originario della legge di Bilancio.
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Il video
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Il podcast
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