Stampa & Tributi del 30 Luglio 2024

Concorso alla finanza pubblica sul modello delle regioni- Tarsu, accertamento illegittimo se generico e e il calcolo dell’imposta non è corretto.Tari, delibere da motivare. #newsletter #dirittotributario #imu #tari #canoneunico #accertamento #riscossione #stampaetributi

Dal terzo settore ai tributi arriva il decreto agosto.Esenzione Imu enti non commerciali: i chiarimenti del ministero.I 40 anni dell’Esperto risponde: «Soggiorno», così le sanzioni per la dichiarazione tardiva.Tari, corto circuito giurisprudenziale sui magazzini delle attività produttive e sulla quota fissa.

#newsletter #dirittotributario #imu #tari #canoneunico #accertamento #riscossione #stampaetributi

Dal terzo settore ai tributi arriva il decreto agosto.

D al fisco al terzo settore decreto omnibus in arrivo. Un decreto agostano sul tavolo del prossimo consiglio dei ministri del 7 agosto. Gli uffici dei diversi dicasteri stanno assemblando i pezzi di un provvedimento con varie misure da approvare prima della pausa estiva. Per il capitolo fisco spunta la proroga della sanatoria del magazzino, disposizione inserita in legge di bilancio che consente di regolarizzare i cespiti in bilancio. In salita la disposizione che potrebbe riaprire le porte della rottamazione ai cosidetti decaduti, coloro che non hanno pagato l’ultima rata della definizione agevolata.

Esenzione Imu enti non commerciali: i chiarimenti del ministero.

di Stefano Baldoni

Il ministero dell’Economia e delle finanze ha fornito degli importanti chiarimenti sull’applicazione delle disposizioni interpretative introdotte dalla legge di bilancio 2024, relative all’esenzione Imu per gli enti non commerciali. L’articolo 1, comma 71, della legge 213/2023 è intervenuto sull’applicazione dell’esenzione nel caso in cui l’immobile non sia direttamente utilizzato dall’ente non commerciale possessore, ma concesso in comodato e nel caso di mancato utilizzo temporaneo dell’immobile.Il rapporto di collegamento strutturale nasce invece allorquando l’ente non commerciale comodatario appartenga alla stessa struttura dell’ente concedente; ciò accade, ad esempio, nel caso di un ente religioso che concede in comodato un immobile ad una fondazione dalla stessa costituita per il perseguimento delle proprie attività assistenziali e di beneficenza. Anche in questa ipotesi il Ministero ha richiamato precedenti arresti della Corte di Cassazione (pronunce 6795/2020; 12539/2021; 4953/2023). In generale questo collegamento sussiste quando l’ente concedente controlla l’ente comodante.

I 40 anni dell’Esperto risponde: «Soggiorno», così le sanzioni per la dichiarazione tardiva.

di Pasquale Mirto

Anche per l’imposta di soggiorno è possibile il ravvedimento operoso.La misura della sanzione da versare dipende dal momento in cui si procede alla regolarizzazione ed è prevista dall’articolo 13 del Dlgs 472/1997. Così, ad esempio, se la regolarizzazione fosse avvenuta entro il termine per la presentazione della dichiarazione relativa all’anno successivo, e quindi (nel caso descritto dal quesito) entro il 30 giugno 2024, si sarebbe dovuta pagare una sanzione pari a un settimo del minimo previsto. La sanzione è pari, invece, a un sesto se la regolarizzazione avviene oltre il 30 giugno 2024.

Tari, corto circuito giurisprudenziale sui magazzini delle attività produttive e sulla quota fissa.

di Giuseppe Debenedetto

I magazzini destinati allo stoccaggio di prodotti finiti sono assoggettabili alla Tari, diversamente dai magazzini funzionalmente ed esclusivamente collegati all’attività produttiva, che sono comunque soggetti al pagamento della quota fissa della Tari, essendo l’esenzione limitata alla sola quota variabile del tributo. È quanto affermato dalla Cassazione con la sentenza n. 18689/2024, che affronta due questioni rilevanti sulle quali si registra però un contrasto interpretativo con il vertice della giustizia amministrativa. La prima questione riguarda l’interpretazione del comma 649 della legge 147/2013 relativamente ai magazzini e ai depositi delle attività produttive. Il Consiglio di Stato, con le sentenze n. 6266/2023 e n. 8279/2023 ha affermato che non sono soggetti alla Tari i magazzini destinati ai prodotti finiti e semilavorati, oltre ai depositi di materie prime e merci destinate alla lavorazione industriale. Sono state pertanto ritenute illegittime le disposizioni regolamentari comunali che, in relazione ai magazzini, consentono l’esonero dall’applicazione della Tari solo se la relativa superficie risulta «“occupata da materie prime e/o merci merceologicamente rientranti nella categoria dei rifiuti speciali», con espressa esclusione «dei magazzini destinati allo stoccaggio di prodotti finiti e di semilavorati».

Il video

https://www.youtube.com/watch?v=NRDGskO0IRA

Il podcast

https://open.spotify.com/show/5dDNIBPglFDEFeYAlRVvYu