Stampa & Tributi del 28 Febbraio 2025

Concorso alla finanza pubblica sul modello delle regioni- Tarsu, accertamento illegittimo se generico e e il calcolo dell’imposta non è corretto.Tari, delibere da motivare. #newsletter #dirittotributario #imu #tari #canoneunico #accertamento #riscossione #stampaetributi

Rottamazione, entro il 5 marzo la rata per chi è in regola. Pignoramenti del fisco, solo se in linea con la privacy. Non impugnabile la presa in carico dell’agente dell’Ader. Canone unico, limiti alle tariffe.

#newsletter #dirittotributario #imu #tari #canoneunico #accertamento #riscossione #stampaetributi

Rottamazione, entro il 5 marzo la rata per chi è in regola.

Per i contribuenti in regola con i precedenti pagamenti della rottamazione quater, che hanno scelto di pagare in modo rateale, il 28 febbraio 2025 scade il termine per pagare la settima rata. Per mantenere i benefici della definizione agevolata rottamazione quater dei debiti risultanti dai carichi affidati all’agente della Riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022, per effetto della tolleranza di cinque giorni, i contribuenti in regola con il pagamento delle prime sei rate, possono effettuare il versamento della settima rata entro mercoledì 5 marzo. Per questi contribuenti, non si applica la norma di riammissione alla rottamazione quater prevista dalla legge 15/2025, di conversione del decreto Milleproroghe (Dl 202/2024), che riguarda i contribuenti cosiddetti decaduti dalla definizione agevolata entro il 31 dicembre 2024, in quanto non hanno pagato una o più rate della rottamazione o hanno pagato qualche rata con un ritardo superiore ai 5 giorni di tolleranza.

Pignoramenti del fisco, solo se in linea con la privacy.

Prima di bloccare e incassare i soldi dovuti dal inquilino al padrone di casa,

quest’ultimo in arretrato con le tasse, l’agenzia della riscossione deve controllare che la casa sia ancora di proprietà del contribuente moroso e che il contratto di affitto sia ancora in piedi. Altrimenti le informazioni vengono inviate a un terzo (l’ex inquilino), che viene a conoscenza, senza alcuna giustificazione delle notizie negative relative al suo ex locatore. L’agenzia della riscossione, così facendo, viola la privacy e riceve una sanzione prevista dal regolamento Ue sulla protezione dei dati n. 679/2016 (Gdpr). E quanto deciso dal Garante della privacy con l’ingiunzione n. 798 del 19 dicembre 2024, con la quale ha irrogato all’Agenzia per le entrate-riscossione una sanzione di 40 mila euro.

Non impugnabile la presa in carico dell’agente dell’Ader.

Non si impugna la comunicazione di presa in carico dell’agente della riscossione per eccepire il vizio di notifica del precedente avviso di accertamento: è necessario attendere la notifica di un provvedimento lesivo. Ad affermarlo è la Corte di cassazione con l’ordinanza. n. 4903 depositata il 26 febbraio.
L’agente della riscossione notificava a un contribuente la presa in carico delle somme pretese con un avviso di accertamento. L’interessato apprendeva solo in quella circostanza dell’esistenza dell’accertamento (provvedimento prodromico) e lo impugnava lamentando la nullità della notifica. Entrambi i giudici di merito rigettavano il gravame e la contribuente ricorreva in Cassazione. I giudici di legittimità hanno innanzitutto rilevato che il ricorso introduttivo non riguardava la «comunicazione di presa in carico», poiché è un atto non impugnabile. Sotto un profilo più sostanziale, la Suprema Corte ha rilevato che un avviso di accertamento non correttamente notificato è un atto inefficace nella sfera giuridica del contribuente e quindi non lesivo. Il processo tributario, però, è subordinato alla sussistenza di un interesse concreto a ricorrere, non presente nella specie.

Canone unico, limiti alle tariffe

Gli enti locali, in applicazione del principio di autonomia finanziaria, hanno il potere di modificare le tariffe del canone unico patrimoniale, sia la standard annua sia quella giornaliera, ma non possono aumentare il gettito rispetto alle entrate che il canone ha sostituito. L’inosservanza di questa regola comporta l’annullamento del regolamento. Lo ha stabilito il Tribunale amministrativo regionale per la Sicilia, prima sezione, con la sentenza 313 del 6 febbraio 2025.

Il video

https://www.youtube.com/watch?v=_9ozfneLNlI

Il podcast

https://open.spotify.com/show/5dDNIBPglFDEFeYAlRVvYu