Imu, esenzione doppia per gli immobili contigui dei coniugi. Beni demaniali marittimi, la tutela dei concessionari in proroga e degli aspiranti concessionari.
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Imu, esenzione doppia per gli immobili contigui dei coniugi
È esente da Imu l’abitazione principale da individuarsi nell’immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nel quale il possessore dimora abitualmente e risiede anagraficamente. Il fatto che due immobili, ciascuno di proprietà di uno dei due coniugi, siano adiacenti e non distanti l’uno dall’altro non inficia il diritto all’esenzione. Ciò in ossequio alla più recente giurisprudenza costituzionale che ha inteso eliminare disparità di trattamento ingiustificate correlate a distinzioni tra situazioni familiari/catastali di svariato genere. Così si è pronunciata la Cgt della Lombardia con la sentenza n. 894 del 22 marzo 2024 che ha ribaltato l’esito del primo grado di giudizio. L’iter motivazionale ha preso le mosse dalle circostanze di fatto non contestate ovvero dello stato di coniugio dei proprietari dei due appartamenti insistenti sulla medesima via in cui entrambi avevano stabilito la loro residenza anagrafica e vi dimoravano stabilmente. I due immobili, inoltre, erano contigui, ancorché catastalmente separati, come emergeva dalla documentazione versata in atti (rogiti notarili, fotografia del pianerottolo con i due portoncini di ingresso, stato di famiglia con i due figli ecc.)
Beni demaniali marittimi, la tutela dei concessionari in proroga e degli aspiranti concessionari
Non pare possa discutersi che la normativa di proroga delle concessioni c.d. balneari in essere contrasti con l’art. 12 della Direttiva c.d. Bolkenstein. Pertanto, i giudici e le autorità amministrative devono disapplicare la normativa di proroga, sempre che si accerti la “ scarsità delle risorse naturali ”. Tale accertamento può riguardare sia la mancanza di siti demaniali marittimi liberi da concessioni sulla base della verifica sul campo della situazione costiera, sia le disposizioni legislative e/o amministrative che limitino il numero delle concessioni rilasciabili dall’amministrazione competente. Si tralascia questo profilo che, in mancanza di una normativa statale astratta e generale che indichi i criteri, richiede un approfondimento su come possa essere esercitato, caso per caso, dall’autorità comunale questo potere discrezionale che ha ad oggetto, non solo la verifica, naturale e amministrativa, nel concreto del territorio costiero e del suo uso, ma anche i criteri da seguire per la verifica che potrebbero essere stabiliti dalla Regione.
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Il video
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Il podcast
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