Stampa & Tributi del 27 Febbraio 2025

Concorso alla finanza pubblica sul modello delle regioni- Tarsu, accertamento illegittimo se generico e e il calcolo dell’imposta non è corretto.Tari, delibere da motivare. #newsletter #dirittotributario #imu #tari #canoneunico #accertamento #riscossione #stampaetributi

Con il preventivo scadono i termini per Imu e Cup, tempi supplementari per Irpef e Tari. Rottamazione 4, restituita solo la quota capitale.

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Con il preventivo scadono i termini per Imu e Cup, tempi supplementari per Irpef e Tari.

di Pasquale Mirto

Il 28 febbraio, in assenza di una nuova proroga dei bilanci, scadono i termini di approvazione del prospetto delle aliquote Imu e delle tariffe Cup. Per l’Imu si tratta di appuntamento importante, visto che la normativa prevede l’obbligo di riapprovazione delle aliquote, anche in caso di invarianza, scegliendo tra quelle indicate nel prospetto ministeriale approvato da ultimo con il Dm 6 settembre 2024. La mancata approvazione con le nuove modalità determina in automatico l’applicazione delle aliquote di base, e tali effetti si producono anche nel caso di approvazione tardiva o di invio del prospetto, tramite l’apposita procedura informatica, oltre il termine del 14 ottobre. Nelle FAQ del 10 febbraio il Mef ha confermato che non occorre inviare la delibera, e che, se sarà inviata, si procederà alla sua cancellazione. Anche le tariffe Cup vanno approvate entro il 28 febbraio, ma si tratta di ipotesi remota, visto che la normativa prevede ancora oggi che le tariffe debbano garantire comunque l’invarianza di gettito rispetto a quello conseguito cinque anni fa con i prelievi soppressi e sostituiti dal nuovo canone. Scade il 15 aprile, invece, il termine per approvare le aliquote dell’addizionale Irpef. Qui, la legge di bilancio 2025 prevede una serie di possibilità, in considerazione della riduzione degli scaglioni di reddito Irpef da quatto a tre. Il menù offerto dalla normativa è completo. Il Comune può adeguarsi ai nuovi scaglioni entro il 15 aprile, oppure può deliberare per i soli anni d’imposta 2025/2026/2027 aliquote differenziate considerando i quattro scaglioni vigenti fino al 31 dicembre 2024, oppure, infine, può non deliberare nulla, confermando quindi tacitamente quanto già deliberato, ma anche in questo caso per i soli anni d’imposta dal 2025 al 2027. Ovviamente, il problema dell’adeguamento non si pone per i Comuni che hanno l’aliquota unica. Per la Tari, in attesa della riforma, che dovrebbe fissare il termine al 30 luglio, valgono le regole stabilite dall’articolo 3, comma 5-quinquies del Dl 228/2021, a mente del quale i Comuni possono approvare i piani finanziari del servizio di gestione dei rifiuti urbani, le tariffe e i regolamenti della Tari e della tariffa corrispettiva entro il termine del 30 aprile di ciascun anno, termine che viene spostato automaticamente avanti nell’ipotesi (oggi remota) di proroga dei bilanci a data successiva.

Rottamazione 4, restituita solo la quota capitale.

In caso di riammissione alla rottamazione quater non saranno restituiti ai contribuenti eventuali pagamenti e ettuati una volta intervenuta la decadenza ma la quota capitale di quanto versato, sarà stralciata dal nuovo importo complessivo dovuto a titolo di denizione agevolata. Questo è quanto evidenziato dall’agenzia delle entrate riscossione sul proprio sito internet nella pagina pubblicato lo scorso 25 febbraio dedicata alle informazioni per l’adesione al ripescaggio nella rottamazione quater (disposizione contenuta all’articolo 3-bis del dl 202/2024, il decreto c.d. mille proroghe, la cui legge di conversione, l. 15/2025, è stata il 24 febbraio 2025 in Gazzetta Uciale al n.45.) per i contribuenti che risultano decaduti dall’istituto alla data del 31 dicembre 2024.

Il video

https://www.youtube.com/watch?v=_9ozfneLNlI

Il podcast

https://open.spotify.com/show/5dDNIBPglFDEFeYAlRVvYu