Stampa & Tributi del 27 Agosto 2024

isco, uno scudo anti sanzioni Il blocco di somme impedisce le rate nella Riscossione

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Il video

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Il podcast

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Fisco, uno scudo anti sanzioni

D all’1 settembre si alza lo scudo anti sanzioni per i contribuenti che si allineano alle circolari delle Entrate entro 60 giorni dalla loro pubblicazione presentando una dichiarazione integrativa. La depenalizzazione dovrebbe applicarsi alle teoriche violazioni “scaturite” da interpretazioni difformi dei contribuenti rispetto a quelle fornite con i documenti di prassi pubblicati a partire dal prossimo 1° settembre dall’amministrazione finanziaria

Il blocco di somme impedisce le rate nella Riscossione

Non è possibile dilazionare debiti che sono stati oggetto di segnalazione da parte di agenzia delle Entrate-Riscossione, in occasione del pagamento di corrispettivi dovuti a qualsiasi titolo da parte delle pubbliche amministrazioni, ex articolo 48 bis, Dpr 602/1973. La riforma approvata con il Dlgs 110/2024 non ha modificato le regole di accesso alla rateazione con l’agente della riscossione, né sotto il profilo delle cause ostative né dal lato del contenuto delle istanze del contribuente (si veda l’altro pezzo in pagina). Sotto il primo profilo, si ricorda che, in base al comma 1 quater.1 dell’articolo 19, Dpr 602/1973, è fatto divieto di rateizzare le somme «oggetto di verifica effettuata ai sensi dell’articolo 48 bis, Dpr 602/1973, in qualunque momento antecedente la data di accoglimento» della domanda del contribuente. Si ricorda, in proposito, che, in base all’articolo 48 bis, qualunque pubblica amministrazione che debba pagare somme maggiori di 5mila euro, a qualsivoglia titolo, ha l’obbligo di eseguire una segnalazione preventiva al sistema informativo dell’agenzia Entrate-Riscossione, al fine di verificare se il beneficiario del pagamento ha morosità verso l’agente della riscossione per un importo almeno pari alla suddetta cifra. In caso di riscontro positivo, l’ente deve sospendere il pagamento delle somme dovute fino ad un importo corrispondente al debito verso l’Agenzia, al fine di consentire a quest’ultima di notificare il pignoramento presso terzi.