Ok alla proroga tecnica per le concessioni di servizi (ma l’ente deve essere qualificato). La pace fiscale non sarà per tutti. Al via i lavori sulla rateizzazione lunga.
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Ok alla proroga tecnica per le concessioni di servizi (ma l’ente deve essere qualificato).
La proroga tecnica (ex art. 120, comma 11) è applicabile – sussistendo le motivazioni d’urgenza sulla necessità di assicurare il sevizio nelle more dell’espletamento del nuovo affidamento – anche alle concessioni di servizi (con conseguente inapplicabilità dei limiti di cui all’articolo 189 del codice in tema di modifiche del contratto di concessione). In questo senso, il Tar Emilia Romagna, sentenza n. 66/2025. Premessa La sentenza del giudice emiliano, tra le altre, affronta la questione della legittimità (o meno) dell’applicazione del comma 11, art. 120 (c.d. proroga tecnica) alle concessioni di servizi. Previsione in cui si dispone – in modo inedito rispetto al pregresso codice – che «in casi eccezionali nei quali risultino oggettivi e insuperabili ritardi nella conclusione della procedura di affidamento del contratto, è consentito, per il tempo strettamente necessario alla conclusione della procedura, prorogare il contratto con l’appaltatore uscente qualora l’interruzione delle prestazioni possa determinare situazioni di pericolo per persone, animali, cose, oppure per l’igiene pubblica, oppure nei casi in cui l’interruzione della prestazione dedotta nella gara determinerebbe un grave danno all’interesse pubblico che è destinata a soddisfare. In tale ipotesi il contraente originario è tenuto all’esecuzione delle prestazioni contrattuali ai prezzi, patti e condizioni previsti nel contratto».
La pace fiscale non sarà per tutti. Al via i lavori sulla rateizzazione lunga.
Nuova rottamazione a gittata di alta precisione. Si punta a arrivare a un perimetro di intervento molto ben calibrato per chi benecerà del nuovo intervento di pace scale. La misura che uscirà fuori dai lavori, avviati ieri in commissione nanze del senato, dovrà beneciare non tutte le situazioni di morosità. Un criterio, alla base peraltro anche dei ragionamenti della riforma scale delle sanzioni, è che chi presenta la dichiarazione e non riesce poi a versare è cosa ben diversa da altre fattispecie. Ma anche la soggettività del debitore, una partita Iva o un’impresa in crisi di liquidità, che ad esempio hanno subito gli eetti del Covid, potranno essere valutati diversamente da una persona sica che è esposta per debiti relative a multe o tasse locali non pagate e cumulati negli anni. Queste le ipotesi, secondo quanto ItaliaOggi è in grado di anticipare che saranno la linea di fondo nella quale si organizzeranno i lavori delle prossime settimane. Lavori avviati, come detto ieri in commissione nanze del senato con l’incardinamento del disegno di legge Gusmeroli per una rottamazione lunga, 120 rate. Un disegno di legge però aperto a modiche proprio alla luce dei contributi che verranno portati in commissione dal ciclo di audizioni il cui elenco e calendario si denirà tra oggi, mercoledì 26 febbraio e i prossimi giorni.
Il video
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Il podcast
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