Legge di bilancio 2025, il contributo alla finanza pubblica degli enti locali.Autotutela, effetto boomerang.L’autotutela sostitutiva peggiora l’atto per il contribuente.
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Legge di bilancio 2025, il contributo alla finanza pubblica degli enti locali.
Il disegno di legge di bilancio 2025 disciplina le misure in materia di tesoreria unica, contributo alla finanza pubblica e rimodulazione di risorse degli enti territoriali, in particolar modo all’articolo 104, commi 1-12, definisce le modalità dei contributi alla finanza pubblica da parte degli enti territoriali.Gli enti locali nella predisposizione del bilancio di previsione 2025/2027 dovranno tener conto del contributo degli enti locali alla finanza locale, anche in attesa dei decreti attuativi che quantificheranno gli importi per ogni ente; lo stesso dovranno fare i revisori dei conti vigilando sulla corretta applicazione della norma. Se l’ammontare del contributo si basasse sui dati contabili presenti sulla Bdap in linea di massima ogni ente potrebbe fare una stima attendibile, ma si teme che non saranno solo i dati inseriti nella Banca dati a base della quantificazione del riparto, pertanto il principio della prudenza mai come quest’anno dovrà essere più puntuale.
Autotutela, effetto boomerang.
Se il fisco sbaglia, può annullare l’accertamento ed emetterne in sostituzione uno nuovo e più oneroso per il contribuente. L’autotutela sostitutiva, infatti, affonda le radici nei principi costituzionali sull’interesse pubblico all’esazione dei tributi: può dunque scattare per vizi sostanziali oltre che formali dell’atto, a meno che non sia intervenuta la decadenza per l’accertamento del singolo tributo o una sentenza passata in giudicato; si tratta di un istituto comunque differente dall’accertamento integrativo, il quale si affianca invece a un precedente atto valido: non serve allora la sopravvenuta conoscenza di nuovi elementi affinché sia emesso il provvedimento sostitutivo. Il legittimo affidamento del contribuente si configura soltanto quando le relative somme risultano già versate e ricorrono esigenze di stabilità. Così le Sezioni unite civili della Cassazione nella sentenza n. 30051 del 21/11/2024 chiudono un contrasto nella giurisprudenza di legittimità.Italia, tasse sulla casa più alte della media Ocse, ma inefficaci per valori catastali non aggiornati. Le tasse patrimoniali in Italia hanno un peso rilevante nel panorama fiscale del paese, contribuendo al 5,7% del totale delle entrate fiscali nel 2022, come indicato nel Revenue Statistics 2024 dell’Ocse pubblicato ieri. Il valore italiano supera quello della media Ocse, pari al 5,3%.Una delle criticità principali del sistema italiano, evidenziata già dall’Ocse in precedenza, è l’utilizzo di valori catastali non aggiornati per il calcolo delle imposte immobiliari.
L’autotutela sostitutiva peggiora l’atto per il contribuente.
In concreto l’unico limite a tale annullamento in malam partem è rappresentato dal rispetto dei termini decadenziali e da rari casi in cui si potrebbe ritenere violato il legittimo affidamento. Più in dettaglio, secondo l’alto consesso, ciò si verificherebbe nel caso di «specifiche indicazioni erronee o di condotte intrinsecamente contraddittorie da parte dell’agenzia fiscale prima all’adozione dell’atto illegittimo qualora le somme pretese siano state compiutamente versate e ricorrano ragioni di certezza e stabilità». A ben vedere si tratta di situazioni difficili da decifrare in concreto, con la conseguenza che, nella gran parte dei casi, quasi mai potrà essere invocata la violazione del legittimo affidamento
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Il video
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Il podcast
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