Comuni, digitalizzazione al buio. Sanità, esenzioni Imu limitate. Imposta di soggiorno bifronte.
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Comuni, digitalizzazione al buio
di Francesco Cerisano
Digitalizzazione al buio per i comuni. Il Pnrr investe sulla trasformazione digitale delle pubbliche amministrazioni oltre 6 miliardi di euro ma una vera mappatura degli interventi non c’è ancora e le incertezze su come vengano effettivamente spese le risorse sono molteplici. Basti pensare che, stando ai dati Siope, la stragrande maggioranza dei comuni (la percentuale oscilla tra il 75% e il 95% a seconda della tipologia di spesa) non dichiara investimenti per server, postazioni di lavoro, periferiche, hardware e software. Ha provato a mettere ordine in un mare magnum di dati spesso contraddittori Fondazione Etica in un report che ItaliaOggi è in grado di anticipare.
Sanità, esenzioni Imu limitate
di Sergio Trovato
Le esenzioni Imu per le attività sociosanitarie, svolte in regime di accreditamento e convenzionamento, falsano la concorrenza. Le stesse attività, infatti, vengono svolte anche da altri soggetti privati con modalità commerciali, che pagano regolarmente il tributo comunale. Per riconoscere l’agevolazione, dunque, l’ente non commerciale è tenuto a provare di svolgere le suddette attività a titolo gratuito o con richiesta di un importo simbolico. Lo ha stabilito la corte di giustizia tributaria di secondo grado della Lombardia, sezione sedicesima, con la sentenza 1829 del 26 giugno 2024.
Imposta di soggiorno bifronte
di Paolo Cerverizzo
L’ imposta di soggiorno, per il gettito che riesce a garantire, riveste sempre più importanza per i comuni che la deliberano. Istituita nel 1910, dopo un periodo di soppressione, con il dlgs n. 23/2011 è stata nuovamente introdotta. Questa imposta può essere istituita dai comuni capoluogo di provincia, dalle unioni di comuni e da tutti gli enti locali inseriti negli elenchi regionali dei comuni turistici e delle città d’arte. Mentre i comuni che hanno sede giuridica nelle isole minori ed i comuni nel cui territorio insistono isole minori possono istituire, in alternativa all’imposta di soggiorno, un contributo di sbarco.Il citato dlgs 23/2011 detta i principi generali dell’imposta, rimandando all’adozione di un “regolamento” mai avvenuto. Invece, con circolare (nota prot. DAGK/50180/10.3.44/6892 del 21/10/2011) è stato previsto uno schema del citato regolamento, lasciando ai singoli enti locali di deliberare le tariffe, eventuali esenzioni e le varie scadenze.
Il video
https://www.youtube.com/watch?v=KKGsrvhNcac
Il podcast
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