Manovra, meno tagli ai Comuni – Decaro: «Bene ma non basta». Progetti senza fondi. Per sempre.
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Manovra, meno tagli ai Comuni – Decaro: «Bene ma non basta».
di Marco Mobili e Gianni Trovat
Con qualche riformulazione marginale e l’approvazione dell’emendamento unitario delle opposizioni per le misure contro la violenza di genere la manovra supera senza traumi la maratona notturna tra domenica e lunedì in commissione Bilancio al Senato e arriva in Aula dove domani pomeriggio comincerà l’esame finale per arrivare alla fiducia e al via libera entro venerdì. Rispetto alla versione approvata dal Governo, il testo ora al suo assetto definitivo per la fiducia a Palazzo Madama e la ratifica alla Camera dopo Natale è parecchio arricchito da una lunga serie di emendamenti del Governo e soprattutto dei relatori. Confermata la sanatoria ex post delle delibere Imu ritardatarie con possibile conguaglio il 29 febbraio in 200 Comuni e il reclutamento straordinario di 345 segretari comunali.
Progetti senza fondi. Per sempre.
di Francesco Cerisano
Cambia anche la norma di interpretazione autentica in materia di esenzione Imu sugli immobili dati in comodato da un ente non profit ad un altro ente non profit (si veda ItaliaOggi del 14 e del 15 dicembre) per l’esercizio di attività elencate dall’articolo 7, comma 1, lettera i) del decreto legislativo 504/1992, vale a dire le attività sanitarie, didattiche, sportive, ricettive, ecc. La riformulazione allinea l’emendamento alle pronunce della Cassazione che in caso di comodato hanno sempre ristretto il beneficio fiscale a “limitatissime ipotesi” richiedendo che il bene sia “funzionalmente e strutturalmente collegato al concedente”. Inoltre, là dove si prevede che l’agevolazione possa essere riconosciuta anche qualora l’immobile non venga utilizzato per lo svolgimento delle attività di cui sopra, viene specificato che tale mancata utilizzazione non deve determinare “la cessazione definitiva della strumentalità”. Non hanno invece subìto modifiche e riformulazioni i commi successivi che danno più tempo ai comuni per fissare le aliquote Imu. Con la conseguenza che i proprietari immobiliari, alle prese con il saldo di ieri, potrebbero dover tornare alla cassa entro il 29 febbraio per una nuova mini rata da pagarsi in circa 200 comuni ritardatari. Solo per il 2023, infatti, in deroga alla normativa vigente, le delibere regolamentari e di approvazione delle aliquote e delle tariffe saranno considerate tempestive “se inserite nel portale del federalismo fiscale entro il 30 novembre 2023″. E di pari passo il termine per la pubblicazione delle delibere, ai fini dell’acquisizione della loro efficacia, slitterà al 15 gennaio 2024.
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Il video
https://www.youtube.com/watch?v=Ymuh2GMHXYk
Il podcast
https://open.spotify.com/show/5dDNIBPglFDEFeYAlRVvYu