Stampa & Tributi del 13 Settembre 2024

Concorso alla finanza pubblica sul modello delle regioni- Tarsu, accertamento illegittimo se generico e e il calcolo dell’imposta non è corretto.Tari, delibere da motivare. #newsletter #dirittotributario #imu #tari #canoneunico #accertamento #riscossione #stampaetributi

Imposta di soggiorno per tutti Fisco, imposta di soggiorno aperta a tutti i Comuni – Tariffe legate ai prezzi delle camere Più spazio al ravvedimento Rottamazione, pagamenti della quinta rata entro il 23 settembre

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Il video

https://www.youtube.com/watch?v=s49OUH8zA1o

Il podcast

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Imposta di soggiorno per tutti

I mposta di soggiorno su base volontaria. Avrà una disciplina uniforme su tutto il territorio nazionale e potrà essere applicata da tutti i comuni che vorranno istituirla per finanziare il turismo, ma anche il decoro urbano e la sicurezza. In pratica si trasformerà in un’imposta di scopo a esclusivo carico del turista che non graverà più sugli albergatori i quali non saranno più tenuti a riscuoterla, non essendo qualificabili né come soggetti passivi né tantomeno come sostituti di imposta. E’ quanto partorito dall’incontro al ministero del turismo tra il ministro Daniela Santanchè, il viceministro all’Economia Maurizio Leo ed il presidente facente funzioni di Anci, Roberto Pella, sul tema della possibile revisione dell’imposta di soggiorno. Sarà un tavolo tecnico, convocato per la prossima settimana, a studiare le fasce di prezzo per rendere l’imposta proporzionale al costo della stanza.

Fisco, imposta di soggiorno aperta a tutti i Comuni – Tariffe legate ai prezzi delle camere

si è ipotizzato di togliere il ruolo di sostituti d’imposta agli albergatori, che oggi ricevono i soldi dai turisti e li girano ai Comuni come agenti contabili. La cancellazione tout court di questo passaggio solleva però problemi non banali su riscossione e controlli, per cui il testo potrebbe virare su una più precisa definizione delle responsabilità senza togliere agli operatori il compito di raccogliere materialmente l’imposta. In gioco c’è anche la definizione dei possibili utilizzi del gettito: oggi deve finanziare il turismo e, da quest’anno, anche i costi del servizio rifiuti. I sindaci chiedono che i nuovi confini tengano dentro anche decoro urbano e sicurezza, soprattutto perché nei Comuni soggetti a flussi stagionali la moltiplicazione temporanea dei residenti impone assunzioni a tempo. Le conseguenze sul gettito rappresenteranno inevitabilmente lo snodo chiave dell’intero progetto.

Oggi (dati 2023) l’imposta è applicata in 1.271 Comuni, con un aumento del 9,8% rispetto ai 1.158 del 2022. Ancora più ripida è stata la salita del gettito, cresciuto del 25% in un anno arrivando a 780 milioni dai 622 del 2022, sotto la spinta di un turismo in espansione rigogliosa.

Più spazio al ravvedimento

A mmesso il ravvedimento operoso anche dopo la notifica degli schemi di atti di accertamento finalizzati ad assicurare il contraddittorio preventivo tra amministrazioni locali e contribuenti, in deroga alla norma che impedisce la sanatoria nel momento in cui vengono avviate le attività ispettive e di controllo. Modificata anche la disposizione che prevede la riduzione della sanzione a un settimo del minimo qualora la regolarizzazione avvenga oltre un anno dall’omissione o dall’errore, anziché entro due anni. Sono queste alcune delle novità introdotte con la legge di riforma delle sanzioni (decreto legislativo 87/2024, parte integrante della riforma fiscale voluta dal viceministro all’economia Maurizio Leo) che trovano applicazione anche per i tributi locali. Con la nuova formulazione dell’articolo 13, lettera b-ter), del decreto legislativo 472/1997 è stata fissata una riduzione della sanzione a un sesto del minimo se la regolarizzazione degli errori e delle omissioni, anche se incidenti sulla determinazione o sul pagamento del tributo, viene effettuata dopo la comunicazione dello schema di atto di accertamento finalizzato ad attivare il contraddittorio preventivo con il contribuente.

Rottamazione, pagamenti della quinta rata entro il 23 settembre

La cassa del Fisco è sempre aperta. Per i contribuenti in regola con i primi quattro pagamenti della rottamazione quater, sono gli ultimi giorni per pagare la quinta rata, in scadenza ordinaria al 31 luglio 2024, che è stata poi spostata al 15 settembre 2024. Quest’ultima scadenza beneficia anche della cosiddetta tolleranza di 5 giorni. Per effetto dei differimenti da calendario, i 5 giorni possono diventare 8, in quanto il 15 settembre, domenica, slitta a lunedì 16 settembre, i 5 giorni di tolleranza scadono sabato 21 settembre che, pertanto, si spostano a lunedì 23 settembre 2024. Per mantenere i benefici della rottamazione quater dei debiti risultanti dai carichi affidati all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022, i contribuenti in regola con il pagamento delle prime quattro rate, devono quindi pagare la quinta rata entro il 23 settembre