Stampa & Tributi del 09 Ottobre 2024

Giorgetti mette mano al catasto Catasto, caccia a case fantasma e a chi utilizzato il 110%Revisione catastale per gli immobili ristrutturati e caccia alle case fantasma Case mobili senza rilevanza catastale

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Il video

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Il podcast

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Giorgetti mette mano al catasto

Tra le principali novità annunciate da Giorgetti, spicca la riforma del catasto nell’ambito della quale, ha spiegato il ministro, «rivedremo le rendite catastali per gli immobili ristrutturati con i bonus che hanno conseguito un miglioramento strutturale». «Per rendere il sistema fiscale più efficiente», ha spiegato in particolare il ministro, il governo procederà all’«aggiornamento degli archivi catastali che dovrà includere le proprietà ad oggi non censite e valori catastali rivisti per quegli immobili che hanno conseguito un miglioramento strutturale, a seguito di interventi di riqualificazione finanziati in tutto o in parte da fondi pubblici». «Il governo aumenterà i fondi per la sanità: la spesa crescerà più dell’aggregato della spesa netta», ha garantito. «Il piano delinea un quadro di finanza pubblica che porta una stabile riduzione del debito pubblico e dei relativi oneri: è una necessità ineludibile», ha assicurato Giorgetti comunicando ai parlamentari che sull’estensione del periodo di aggiustamento a sette anni «la trattativa è ancora in corso». «La stabilità delle finanze pubbliche», ha sottolineato, «è un elemento di grande rilevanza in questo contesto».

Catasto, caccia a case fantasma e a chi utilizzato il 110%

«Non si tratta di fare l’aggiornamento dei valori di mercato, che la Commissione Ue ci ha chiesto ripetutamente. Ma di andare a cercare le case fantasma e soprattutto di precisare, come dice una norma della precedente legge di bilancio, che chi fa le ristrutturazioni edilizie è obbligato ad aggiornare anche i dati catastali».Ma come mai nell’audizione sul nuovo Piano dei conti, già circondato sul terreno fiscale dai timori per i «sacrifici» da chiedere e per le prospettive di aumento delle accise sul gasolio, il ministro torna a parlare anche di un bene carissimo agli italiani (e al centrodestra) come la casa?

Revisione catastale per gli immobili ristrutturati e caccia alle case fantasma

Revisione catastale per gli immobili del 110% e degli altri bonus edilizi e ristrutturati con interventi di rilievo. Stretta per quelli non censiti, gli immobili fantasma. In arrivo dunque un restyling di compromesso con le richieste dell’Europa che più volte ha richiesto all’Italia interventi sulla tassazione immobiliare. Si parte da una revisione della rendita per gli immobili che hanno usufruito delle detrazioni edilizie legate a interventi edilizi (Superbonus in primis) e si metteranno sotto la lente le case fantasma quelle che ancora, al netto degli interventi di regolarizzazione degli anni passati, risultano non accatastate del tutto o in maniera non corretta

Case mobili senza rilevanza catastale

decreto omnibus, Dl 113/2024 convertito con la legge 143/2024, prevede all’articolo 7-quinquies nuove modalità di censimento catastale a partire dall’anno 2025 per le strutture ricettive all’aperto (principalmente costituite dai campeggi censiti nella categorie speciale D/2), finalizzate all’armonizzazione delle procedure di rappresentazione cartografica e di calcolo della rendita catastale, anche per andare a superare punti di contrasto e quindi con spirito di deflazione del contenzioso tributario. Si tratta di disposizioni, si può dire a doppio binario, nel senso che in parte sono agevolative per il contribuente e in parte penalizzanti. In sostanza per le strutture che siano dotate di cosiddette case mobili, cioè quei manufatti che possano essere spostati (in quanto conservano meccanismi funzionanti a detto scopo) non necessita la rappresentazione nella cartografia catastale ed il loro costo non contribuisce nel calcolo della rendita catastale (comma 1). Di, contro la loro area di sedime deve essere assunta con una maggiorazione dell’85% rispetto a quello di mercato ordinariamente attribuito a tali componenti immobiliari (in quanto area sicuramente attrezzata). Per questi soggetti si rende necessaria anche la produzione di un atto di aggiornamento della mappa (Pregeo). Contestualmente (comma 3), nei confronti di tutti i contribuenti titolari di aree destinate al pernottamento degli ospiti all’aperto, anche se non hanno case mobili, sorge l’obbligo di provvedere con una nuova pratica Docfa alla rivalutazione delle aree attrezzate o non, rispettivamente nella misura dell’85%