Stampa & Tributi del 08 ottobre 2024

Iva al 10% sulla maggiorazione Tari. Memo anti-caos: entro il 14 delibere Imu al Mef.

#newsletter #dirittotributario #imu #tari #canoneunico #accertamento #riscossione #stampaetributi

**

Iva al 10% sulla maggiorazione Tari.

di Federico Gavioli

Le componenti aggiuntive della tariffa pagata dagli utenti come prezzo del servizio rifiuti, la cosiddetta Tari corrispettivo, vanno incluse nella base imponibile soggetta al pagamento dell’Iva, con aliquota al 10 per cento; è quanto affermato con la risposta dell’agenzia delle Entrate n. 183/2024. L’istanza alle Entrate L’istanza di interpello è posta alle Entrate da una società a prevalente capitale pubblico a cui l’Amministrazione Comunale ha affidato la gestione dell’intero ciclo integrato dei rifiuti nel territorio comunale e le attività concernenti l’applicazione e la riscossione della Tariffa Rifiuti ad oggi declinata nella forma di tariffa corrispettivo, secondo quanto prescritto dall’articolo 1, comma 668, della legge 147/2013, in forza di apposita convenzione stipulata con il Comune.

Memo anti-caos: entro il 14 delibere Imu al Mef.

di Pasquale Mirto

Entro il 14 ottobre, lunedì prossimo, i Comuni devono inviare le delibere tariffarie al Mef; in difetto, sono prive di efficacia. Lo impone la normativa, (articolo 13, comma 15-ter, Dl 201/2011 e comma 767, legge 160/2019), che subordina l’efficacia delle delibere Imu e Tari alla pubblicazione sul portale del federalismo fiscale entro il 28 ottobre. La dimenticanza implica conseguenze pesanti perché l’inefficacia della delibera comporta danno erariale, anche se non interamente imputabile al funzionario in quanto rileva, come attenuante, l’assenza di rilievi, rientranti nella funzione di controllo amministrativo sull’attività degli uffici da parte del segretario ex articolo 97 Tuel (Corte dei Conti, sezione giurisdizionale Piemonte, sentenza n. 55/2019, che pur riguardando l’addizionale Irpef è applicabile anche a Imu e Tari). È evidente la sanzione per la mancata pubblicazione delle delibere comunali nei termini è spropositata, visto il meccanismo dell’inefficacia che si traduce nell’impossibilità di applicare gli eventuali aumenti, pur deliberati in tempo utile. Nonostante l’importanza dell’adempimento, l’anno scorso molti Comuni hanno saltato l’appuntamento, e il legislatore (comma 72, legge 213/2023), ha previsto una sanatoria, limitata però all’anno scorso, facendo salvi gli invii effettuati entro il 30 novembre con pubblicazione entro il 15 gennaio 2024.

**

Il video

https://www.youtube.com/watch?v=LqCoPdi6l-8

Il podcast

https://open.spotify.com/show/5dDNIBPglFDEFeYAlRVvYu