Imu sul fabbricato a lavori finiti. Imu terreni agricoli, il Mef potrà aggiornare l’elenco dei Comuni con l’esenzione. I diritti di abitazione e uso spettano anche al coniuge separato senza addebito. Canone antenne applicabile solo agli impianti su aree pubbliche.
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Imu sul fabbricato a lavori finiti
I fabbricati di nuova costruzione, per essere soggetti ad Imu, devono essere ultimati ed utilizzabili, indipendentemente dalla effettiva iscrizione in catasto, rilevando a fini impositivi le condizioni per l’iscrivibilità ovvero il momento dal quale possono essere considerati fabbricati in ragione dell’ultimazione dei lavori. Di tale principio, espresso dalla Cassazione civile nell’ordinanza 19646 dell’11 luglio scorso relativo alla disciplina Ici, ma estendibile all’Imu, è opportuno tenerne conto nella determinazione del saldo dell’imposta in scadenza il prossimo 18 dicembre.
Imu terreni agricoli, il Mef potrà aggiornare l’elenco dei Comuni con l’esenzione
Non occorre un intervento normativo per aggiornare l’elenco allegato alla circolare del ministero delle Finanze 14 giugno 1993, n. 9, che individua i Comuni che beneficiano dell’esenzione dall’Imu prevista dall’ articolo 1, comma 13, della legge 208/2015 e dall’ articolo 1, comma 758, lettera d), della legge 160/2019. Basta un provvedimento ad hoc che identifichi i terreni agricoli ricadenti nelle aree montane o di collina e che valuti gli effetti del provvedimento sotto il profilo tributario. Lo ha stabilito il Tar Sicilia – sezione di Palermo ( sentenza n. 3021 del 2023)
I diritti di abitazione e uso spettano anche al coniuge separato senza addebito
I diritti di abitazione e uso, accordati al coniuge superstite dall’art. 540, comma 2, c.c. spettano anche al coniuge separato senza addebito, eccettuato il caso in cui, dopo la separazione, la casa sia stata lasciata da entrambi i coniugi o abbia perduto comunque ogni collegamento, anche solo parziale o potenziale, con l’originaria destinazione familiare. La pronuncia della Cassazione offre lo spunto per una breve ricognizione dello stato dell’arte sul tema della spettanza dei diritti di uso e abitazione in favore del coniuge separato.
Canone antenne applicabile solo agli impianti su aree pubbliche
Il nuovo canone sulle antenne si applica solo agli impianti che insistono sul suolo pubblico, rimanendo esclusi gli impianti posizionati su beni patrimoniali disponibili dell’ente, regolati da contratti di locazione. Lo ha stabilito la Corte d’Appello di Brescia con la sentenza n. 1620/2023, accogliendo l’appello di un Comune il quale aveva emesso un’ingiunzione di pagamento a carico del gestore di servizi telefonici per il recupero del canone di locazione pattuito. Il nuovo canone sulle antenne, previsto dal comma 831-bis della legge 160/2019 introdotto dalla legge 108/2021, è pari a 800 euro per ogni impianto insistente sul territorio di ciascun ente, importo peraltro non modificabile dagli enti, ma soggetto a rivalutazione Istat (nel 2023 l’importo sale a 890,40 euro).
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Il video
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Il podcast
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