Stampa & Tributi del 05 Marzo 2025

Rottamazione quater, contribuenti in regola alla cassa per non decadere. Al via la riforma del calcolo delle tariffe Tari.

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Rottamazione quater, contribuenti in regola alla cassa per non decadere.

Per mantenere i benefici della rottamazione quater, i contribuenti in regola con i pagamenti devono pagare la rata (si tratta della settima) in scadenza entro mercoledì 5 marzo, e proseguire secondo le scadenze previste dal piano già in loro possesso. La modifica introdotta in conversione del decreto Milleproroghe (articolo 3-bis del Dl 202/2024) concede una nuova chance solo ai contribuenti che, pur avendo aderito alla definizione dei carichi affidati all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022, al 31 dicembre 2024 sono decaduti a causa del mancato, insufficiente o tardivo versamento delle somme dovute. Con la riammissione alla rottamazione quater, il contribuente dovrà versare solo le somme dovute a titolo di capitale e quelle maturate a titolo di rimborso spese per le procedure esecutive e per i diritti di notifica. La dichiarazione si presenta con modalità, esclusivamente telematiche, che l’agente della riscossione pubblica nel proprio sito internet entro 20 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto, cioè entro 20 giorni dal 25 febbraio 2025, e, quindi, entro lunedì 17 marzo 2025. Nella domanda, il contribuente dovrà indicare, oltre ai debiti, per i quali ricorrono le condizioni della riammissione, anche le modalità con le quali pagherà le somme dovute.

Al via la riforma del calcolo delle tariffe Tari.

L’Arera ha concluso l’indagine conoscitiva, avviata con la deliberazione n. 41/2024, sui criteri di articolazione dei corrispettivi applicati nel servizio di gestione dei rifiuti urbani. L’indagine era volta ad approfondire i seguenti aspetti: il regime di prelievo applicato, se tributo o tariffa avente natura di corrispettivo, nonché il grado di diffusione dei sistemi di tariffazione puntuale rispetto a metodi di natura presuntiva; i criteri di ripartizione utilizzati per suddividere tra le categorie di utenza domestica e non domestica i costi del servizio da coprire attraverso la tariffa; Le linee direttive relative all’intervento di riordino in materia di articolazione dei corrispettivi, riguarderanno in particolare il DPR 158/1999, relativo al metodo normalizzato, con l’obiettivo di verificare se sia ancora attuale il mantenimento della commisurazione legata alla superficie dei locali, in quanto driver non sempre indicativo della potenzialità di produrre rifiuti. Saranno riviste anche le categorie previste per le utenze non domestiche, alla luce dei cambiamenti socioeconomico intercorsi. Inoltre, saranno modificati i coefficienti di produttività dei rifiuti, data la profonda trasformazione del settore, tenendo conto dell’espansione della raccolta differenziata, nonché della possibilità per le utenze non domestiche di fuoriuscire dal servizio pubblico. Altro campo di intervento riguarderà l’introduzione di regole uniformi per le diverse gestioni comunali, specie quelle comprese nel medesimo ambito territoriale ottimale. Diventa imprescindibile per l’Autorità la misura dei rifiuti, sia perché la stessa è il presupposto normativo per poter applicare la tariffazione corrispettiva (articolo 1, comma 668, legge 147/2013) e sia perché promuove la responsabilizzazione dell’utente finale. È quindi indispensabile per l’Arera un intervento che valorizzi le attività di misura, la cui diffusione sul territorio nazionale è piuttosto limitata e concentrata nei contesti più avanzati.

Il video

https://www.youtube.com/watch?v=Qb0NJscif3M

Il podcast

https://open.spotify.com/show/5dDNIBPglFDEFeYAlRVvYu