Tributi, per la disapplicazione delle sanzioni serve il regolamento locale – Da Ifel la guida a tutte le novità. Autotutela facoltativa, il rigetto dell’istanza non può essere impugnato.
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Tributi, per la disapplicazione delle sanzioni serve il regolamento locale – Da Ifel la guida a tutte le novità.
di El.& E
Con la nota di approfondimento “La revisione del sistema sanzionatorio”, Ifel analizza le principali novità recate dal Dlgs 87/2024 e riguardanti il sistema sanzionatorio tributario. Nella lunga nota, Ifel analizza le norme che impattano sulla gestione dei tributi comunali. Tra le tante, si approfondisce la previsione della disapplicazione delle sanzioni per adeguamento ai documenti di prassi, evidenziando come la normativa faccia riferimento alla prassi dell’Amministrazione finanziaria, e quindi non sembra possibile applicare automaticamente la nuova previsione nell’ambito dei tributi comunali, ma è necessario replicarla con una norma regolamentare. Per quanto riguarda il cumulo giuridico, che da sempre rappresenta una continua incertezza per gli enti locali, è evidenziato che la nuova formulazione della norma renderà di fatto inapplicabile tale istituto ai tributi comunali. Sul ravvedimento operoso, ora possibile anche dopo il ricevimento dell’invito al contraddittorio, si evidenzia la necessità di una modifica normativa, in quanto per i Comuni esiste, a differenza dell’Agenzia delle entrate, il vincolo che impedisce il ricorso al ravvedimento se sono iniziate attività di controllo di cui il contribuente ha avuto formale conoscenza.
Autotutela facoltativa, il rigetto dell’istanza non può essere impugnato
di Andrea Taglioni
È inammissibile il ricorso contro il provvedimento di rigetto emesso all’esito del riesame dell’istanza di autotutela. Questo perché il legislatore non ha previsto l’impugnabilità dell’esito del riesame ma soltanto l’eventuale rifiuto, espresso o tacito, sull’istanza di autotutela qualora ricorrono le ipotesi di cui all’articolo 10 quater e quinquies della legge 212/2000. A questa conclusione è giunta la Corte di giustizia di primo grado di Caserta con la sentenza 3034 del 15 luglio.
Il video
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Il podcast
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