Riforma fiscale al traguardo. Per gli enti più autonomia nella riscossione dei tributi. Nella delega si gioca l’affidamento tra fisco e contribuente. Multe e tributi locali con Rid o carta di credito. Tributo per province e città metropolitane. Accertamento Tari: obbligo di indicazione delle superfici detenute. Via libera alla delega fiscale – Leo: «Subito la lotta all’evasione e le semplificazioni».
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Riforma fiscale al traguardo.
di Cristina Bartelli
Dalla riforma fiscale un cambio di rotta sull’accertamento. Riforma di riscossione e contenzioso tenendo a mente gli impegni del pnrr, e infine apertura ai primi passi di elevare lo statuto del contribuente a legge di rango costituzionale. Ecco alcuni dei capisaldi della struttura della legge delega di riforma fiscale. La legge ieri ha incassato, con 110 sì, 60 no e zero astenuti, il secondo via libera dal senato, quello in sostanza definitivo in quanto ci sarà un terzo veloce formale passaggio alla camera, da venerdì 4 agosto con approvazione prevista tra il 7 e l’8 agosto, che chiuderà il percorso di approvazione di quella che il viceministro Maurizio Leo, padre della riforma, ieri, in aula al senato, in chiusura della discussione generale, non ha mancato di definire, «riforma epocale».
Per gli enti più autonomia nella riscossione dei tributi.
Cambia il fisco locale. I criteri di delega per la riforma della fiscalità di comuni, province e città metropolitane recepiscono le proposte di Anci (nella foto il presidente Antonio Decaro) e Upi. Il testo approvato dall’indica tra le priorità la semplificazione degli adempimenti dichiarativi e delle modalità di versamento a carico dei contribuenti, la revisione del sistema della riscossione delle entrate e del sistema sanzionatorio, e soprattutto la chance per gli enti di prevedere per le entrate locali, in virtù dell’autonomia finanziaria di entrata e di spesa, tipologie di definizione agevolata che ricalchino quelle introdotte per le entrate erariali.
Nella delega si gioca l’affidamento tra fisco e contribuente.
di Enrico De Mita
I prossimi due anni sono l’occasione per attuare quei principi costituzionali che attendono, tuttora, la realizzazione attraverso le azioni congiunte di Fisco e contribuenti, binomio geneticamente inscindibile per la nostra legge fondamentale.
L’adempimento collaborativo («cooperative compliance» per dirla all’anglosassone) rappresenta un modello di significativa ispirazione: all’anticipazione del dialogo correlata a «penalty protection» si accede avendo compreso che il dialogo e la trasparenza tra Fisco e contribuente è strettamente integrato nell’obiettivo di competitività e attrattività per gli investitori. La sfida, che questa riforma si pone, guarda all’evoluzione verso un nuovo sistema tributario, propriamente detto, riservando un’attenzione concreta all’efficienza delle procedure di accertamento, riscossione e applicazione delle sanzioni tributarie o, meglio ancora, alla amplificazione della disapplicazione delle sanzioni.
Multe e tributi locali con Rid o carta di credito.
di E.L.&E
La semplificazione degli adempimenti riguarderà anche il pagamento di tributi locali, come Imu e Tari, e le poco amate mnulte per violazione del codice della strada. L’idea, trasformata in un emendamento alla delega fiscale approvato dal Senato, è del presidente della commissione Finanze di Palazzo Madama, il leghista Massimo Garavaglia. In particolare per le multe con l’addebito diretto in banca o su una carta di credito sarà possibile per il cittadino garantirsi sempre la riduzione dell’ammenda prevista per chi salda la multa entro il quinto giorno dalla notifica. Con l’addebito diretto, sempre richiesto e autorizzato dal contribuente, il taglio della sanzione verrebbe applicato alla scadenza del trentesimo giorno dando così l possibilità al cittadino sia di poter contestare la multa sia garantirsi il taglio della sanzione.
Tributo per province e città metropolitane.
di E.L.&E.
Per attuare il federalismo fiscale è consentito sia alle province sia alle città metropolitane di istituire un tributo proprio destinato ad assicurare le funzioni fondamentali con adeguata manovrabilità e una compartecipazione ad un tributo erariale di carattere generale, anche in sostituzione di tributi esistenti. Inoltre sarà possibile per province e città metropolitane prevedere un fondo perequativo purché sia in linea con il dettato dell’articolo 119 della Costituzione.
Accertamento Tari: obbligo di indicazione delle superfici detenute.
di Maria Antonella Mercurio e Antonio Colella
La Corte di giustizia tributaria di secondo grado della Basilicata, con Sentenza n. 27 del 08/02/2023, pronunciandosi in ordine alla ritenuta carenza di motivazione di un avviso di accertamento TARI, ha statuito che “…poichè l’avviso di accertamento ha carattere di “provocatio ad opponendum” l’obbligo di motivazione resta soddisfatto tutte le volte che l’Amministrazione abbia posto il contribuente in grado di conoscere la pretesa tributaria nei suoi elementi essenziali e, quindi, di contestare efficacemente “an” e “quantum debeatur”…” l’obbligo della motivazione dell’avviso di accertamento o di rettifica deve ritenersi assolto con l’enunciazione dei presupposti adottati e delle relative risultanze, mentre le questioni attinenti all’idoneità del criterio applicato in concreto attengono, poi, al diverso piano della prova della pretesa tributaria.
Via libera alla delega fiscale – Leo: «Subito la lotta all’evasione e le semplificazioni».
di Marco Mobili e Gianni Trovati
Via libera del Senato alla delega fiscale. Con un esame a tempo di record il testo rivisto e corretto a Palazzo Madama torna alla Camera per essere licenziato con una terza lettura lampo che, stando alle intese, potrebbe arrivare già domani. Un risultato fortemente voluto dal viceministro all’Economia e alle Finanze, Maurizio Leo che, come spiega a Il Sole 24 Ore, è giustificato da due ordini di motivi: «La necessità da una parte di allineare il nostro sistema tributario all’entrata in vigore dal prossimo 1° gennaio della global minimum tax, e dall’altra di poter imprimere da subito una forte accelerazione al contenzioso tributario per smaltire e tagliare i tempi delle liti come prevede uno degli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza».
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Il video
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Il podcast
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