Stampa & Tributi del 02 Settembre 2024

Cartella non notificata, via libera a depositi e istanze di rimessione. Estratti di ruolo, più chance per i danni subiti.

Il ravvedimento ha più appeal ma l’attività dell’amministrazione diventa più vincolante. Esonero Imu con requisiti rigidi residenza anagrafica decisiva per l’esenzione prima casa. Cartella primo atto, motivazione congrua. Avviso di intimazione senza cartelle allegate. L’inagibilità riduce l’Imu se nota all’ente. Firma a stampa valida se apposta dal direttore.

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Cartella non notificata, via libera a depositi e istanze di rimessione.

Il recente ampliamento dei casi in cui è ammessa l’impugnazione diretta della cartella non notificata, ad opera del decreto attuativo della riforma della riscossione (Dlgs 110/2024), deve trovare ingresso immediato già a valere dai procedimenti giudiziari in corso. Ciò comporta la necessità di produrre, se del caso, apposite memorie, nei termini ordinari previsti per il deposito documenti, oppure, se l’udienza è già stata fissata e i termini ordinari sono già scaduti, di richiedere la remissione in termini al giudice di merito. L’allegazione delle circostanze che legittimano l’impugnazione diretta può anche avvenire sino all’udienza di discussione davanti alla Corte di Cassazione che, all’occasione, potrà anche disporre il rinvio al giudice di merito per le verifiche del caso. Considerato che a partire dal primo settembre hanno ripreso a decorrere i termini processuali, è opportuno procedere quanto prima ai controlli delle singole posizioni potenzialmente interessate.

Estratti di ruolo, più chance per i danni subiti.

La riforma della riscossione, attuata con il Dlgs 110/2024, ha ampliato i casi in cui è ammessa l’impugnazione diretta della cartella di pagamento non notificata. In particolare, oltre ad una migliore definizione delle ipotesi già previste nell’articolo 12, comma 4-bis, del Dpr 602/1973, si ne sono aggiunte quelle riferite ai rapporti con gli strumenti del Codice della crisi, ai finanziamenti con il ceto creditizio e alla responsabilità del cessionario d’azienda.

Il ravvedimento ha più appeal ma l’attività dell’amministrazione diventa più vincolante.

Per la graduazione delle riduzioni delle sanzioni da ravvedimento, meno peso al fattore tempo, ma l’attività dell’amministrazione finanziaria diventa più condizionante. Da un lato, cade una barriera temporale, per cui le violazioni regolarizzate dopo il termine di presentazione della dichiarazione fruiranno della riduzione ad un settimo del minimo Tra le modifiche che il dlgs n. 87 del 14 giugno 2024 ha apportato all’art. 13 del dlgs n. 472 del 18 dicembre 1997, la novità di maggiore spessore è però l’applicabilità delle regole sul cumulo giuridico anche in sede di regolarizzazione spontanea. Il tutto solo per le violazioni commesse a partire dal 1° settembre 2024.

Esonero Imu con requisiti rigidi residenza anagrafica decisiva per l’esenzione prima casa.

L a residenza anagrafica è decisiva per l’esenzione Imu prima casa. Non basta la sola dimora abituale. La dimora abituale di un coniuge in un immobile diverso da quello in cui l’altro coniuge ha fissato la residenza anagrafica, infatti, non gli consente di fruire dell’esenzione Imu per l’abitazione principale. Anche dopo la sentenza della Corte costituzionale che ha riconosciuto il diritto all’agevolazione per entrambi i coniugi che vivono in luoghi diversi, per fruire del beneficio fiscale devono coesistere i requisiti imposti dalla norma di legge, che richiede la dimora abituale e la residenza anagrafica nei due immobili. Lo ha chiarito la Corte di cassazione, sezione tributaria, con l’ordinanza 19684 del 17 luglio 2024

Cartella primo atto, motivazione congrua. Avviso di intimazione senza cartelle allegate.

Solo se la cartella di pagamento non è stata preceduta da un altro atto opportunamente motivato ma costituisce il primo ed unico conosciuto dal contribuente, essa dovrà contenere una motivazione congrua ed intellegibile. E’ il canone ribadito dalla CGT di I grado di Milano nella sentenza n. 1759/2024

Avviso di intimazione senza cartelle allegate.

E’ validamente motivato l’avviso di intimazione che giunga al contribuente senza l’allegazione delle cartelle sottostanti a cui faccia riferimento poiché, trattandosi di atto non avente natura provvedimentale ma essendo teso, al pari del precetto civilistico, ad attivare la fase dell’esecuzione, non prevede affatto una nuova notificazione, in uno ad esso, del titolo esecutivo già precedentemente notificato al debitore. Lo afferma la CGT di I grado di Milano nella sentenza n. 1292/2024

L’inagibilità riduce l’Imu se nota all’ente. Firma a stampa valida se apposta dal direttore.

Il riconoscimento della riduzione Imu derivante dalla situazione di inagibilità dell’immobile deriva dalla conoscenza che il comune abbia di tale circostanza e non esclude che, in mancanza, sia il contribuente ad essere tenuto a rendere noto, con apposita dichiarazione all’ente, lo stato di degrado del bene. Sono i canoni riconosciuti dalla CGT di II grado della Lombardia nella sentenza n. 92/2024,

Il video

https://www.youtube.com/watch?v=jCpWCMhbAr8

Il podcast

https://open.spotify.com/show/5dDNIBPglFDEFeYAlRVvYu