Tariffe Tari da differenziare. Imu, rimborsi solo con prova, Onere sul contribuente. Contano i consumi delle utenze.
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Tariffe Tari da differenziare.
Le amministrazioni comunali possono e debbono differenziare le tariffe per le utenze domestiche e non domestiche. I coefficienti applicati devono tener conto del potenziale di produzione di rifiuti di ciascuna tipologia di utenza. La tassazione deve essere rapportata alla capacità presunta di produzione dei rifiuti. È quanto ha affermato il Tar Veneto, terza sezione, con la sentenza 2668 del 12 novembre 2024.
Imu, rimborsi solo con prova, Onere sul contribuente. Contano i consumi delle utenze.
Nelle richieste di rimborso per pagamento Imu su immobile ritenuto abitazione principale a seguito della sentenza n. 209/22 della Corte costituzionale, è il contribuente che deve fornire la prova dell’effettiva dimora abituale. Lo afferma una recente sentenza della Corte di giustizia di primo grado di Massa Carrara, n. 185 del 4 novembre 2024 che respinge il ricorso avanzato da un contribuente su Imu pagata nell’anno 2022.Battuta di arresto per l’Istituto autonomo case popolari da parte della Corte di cassazione. L’Istituto aveva promosso appello avverso una sentenza di primo grado avente ad oggetto un avviso di accertamento Imu emesso da un comune campano. L’appello era stato respinto dai giudici tributari napoletani in quanto il ricorrente non aveva assolto all’onere probatorio a suo carico, in ordine alla esistenza dei presupposti per l’applicazione dell’esenzione prevista per gli alloggi sociali. Gli Ermellini, con ordinanza del 23 ottobre 2024 n. 27441, hanno dichiarato inammissibile il motivo su descritto in quanto non rientra nella loro competenza la valutazione degli elementi probatori.In caso di decesso dell’intestatario della scheda Tari, l’azione di recupero del pregresso andrà rivolta ai componenti del nucleo familiare occupanti per tempo i locali oggetto di tassazione, in quanto soggetti passivi del tributo. Soltanto in assenza di essi si procederà nei confronti degli eredi. L’azione di recupero potrà rivolgersi anche a soggetti che acquisiranno la capacità di agire in futuro, atteso che l’ente può procedere alla notifica di atti accertativi a minorenni (per capacità giuridica acquisita alla nascita), componenti del nucleo familiare, normativamente definiti soggetti passivi. In merito si segnala la sentenza n. 1080/2024 della Corte di Giustizia tributaria di secondo grado della Sicilia.
Il video
https://www.youtube.com/watch?v=sSWUFsFOats
Il podcast
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