Stampa & Tributi del 13 febbario 2025

Pace fiscale, salvagente ai decaduti fino al 30 aprile. Rottamazione 5: ok di Giorgetti. La giustizia tributaria a dieta. Milleproroghe: Imu e Tari, ripescate 474 delibere – Alla cassa entro il 28 febbraio. Atto di donazione revocabile se lesivo delle ragioni creditorie della Pa.

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Pace fiscale, salvagente ai decaduti fino al 30 aprile.

Ciambella di salvataggio ai decaduti della rottamazione 4 al 30 aprile 2025. Dopo un lungo tira e molla il tormentato emendamento al dl 204/2024 (dl milleproroghe) nato come emendamento dei relatori al provvedimento Mario Occhiuto e Costanzo Della Porta, e riformulato governativo ha trovato una composizione mantenendo una riapertura della rottamazione quater per coloro che non sono stati in regola con il pagamento delle rate, una volta presentata l’istanza di adesione.

Rottamazione 5: ok di Giorgetti.

U na nuova Rottamazione (la quinquies) entro in primavera . Incassa il sì del ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti, il custode dei conti e soprattutto delle entrate dello stato, il disegno di legge Gusmeroli di una rottamazione delle cartelle noticate no al 31 dicembre 2023 da versare in 120 rate con una decadenza soft (dopo sei rate saltate) Ieri è stato posto un punto fermo al consiglio federale voluto da Matteo Salvini, ministro delle infrastrutture, per discutere di una nuova rottamazione, la cui esigenza è stata denita da Salvini come emergenza nazionale. “Non smentisco”, ha ammesso il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, al termine del consiglio federale della Lega a chi gli ha chiesto se fosse d’accordo con la proposta del suo partito di una nuova rottamazione delle cartelle.

La giustizia tributaria a dieta.

Cura dimagrante del 40% per le 117 corti di giustizia tributaria, È questa l’ipotesi di riorganizzazione del dipartimento di giustizia tributaria del ministero dell’economia che non piace al consiglio di presidenza di giustizia tributaria che al tavolo di confronto della prossima settimana chiederà tempi più ragionevoli per coordinare le riduzioni. E questa l’ipotesi di lavoro che anticipa a ItaliaOggi il presidente dei giudici tributari Carolina Lussana (nella foto) che sul primo concorso per 175 giudici tributari la cui prima prova si terrà domani, 14 febbraio dichiara: « le domande sono state oltre 11.300 mi auguro che si possa arrivare in tempi celeri alla conclusione del concorso.

Imu e Tari, ripescate 474 delibere – Alla cassa entro il 28 febbraio.

Come sempre nel Milleproroghe, e come sempre in extremis, arriva anche quest’anno il salvagente che ripesca le delibere Imu e Tari inefficaci perché pubblicate in ritardo sul portale Mef del federalismo fiscale. Il meccanismo è sempre il solito: la legge imporrebbe, a pena di nullità, di pubblicare sul sito del dipartimento Finanze le delibere entro il 30 ottobre, ma ogni volta un gruppo nutrito di enti sfora il termine. Il ritardo accende l’agitazione dei Comuni interessati, che con la nullità della delibera si vedrebbero negati gli aumenti messi a bilancio con la conseguente apertura di un buco nei conti; e dei loro funzionari, che rischiano la contestazione per danno erariale dalla Corte dei conti, tanto più se un magistrato considera il ritardo una «grave inerzia» che sfugge anche allo scudo erariale. Dopo qualche settimana di agitazione, arriva il salvataggio che libera i Comuni da ogni incombenza. Ma colpisce i contribuenti: obbligati a versare entro il 28 febbraio la mini-Imu, cioè la differenza fra quanto versato l’anno scorso in base alle aliquote 2023 e gli importi dovuti per gli eventuali aumenti dettati dalle delibere 2024 riesumate dal Milleproroghe.

Atto di donazione revocabile se lesivo delle ragioni creditorie della Pa.

È revocabile l’atto di donazione di beni immobili quando questo sia lesivo delle ragioni creditorie dell’Amministrazione danneggiata non soltanto quando i beni residui non lasciano alcuna possibilità di esecuzione a favore del credito erariale ma anche quando per effetto dell’atto di cui si chiede la revocatoria ne deriva una più difficoltosa esazione del credito. L’azione revocatoria costituisce un’azione autonoma rispetto a quella che, attraverso l’ordinario giudizio di responsabilità, è tesa all’accertamento del credito erariale: la prima, infatti, non persegue finalità di restituzione, bensì mira a conservare la garanzia generica sul patrimonio del debitore in favore del creditore che agisce in revocatoria. la Sezione gGiurisdizionale della Corte dei conti per la Regione Campania, con la sentenza n. 30/2025, accoglie l’atto di citazione in revocatoria e, per l’effetto, dichiara inefficace l’atto di donazione. Quindi, per il Collegio giudicante devono sussistere, ai fini della legittimazione dell’azione revocatoria, i seguenti tre presupposti: – un valido rapporto di credito, tra il creditore che agisce in revocatoria e il debitore disponente; – un elemento oggettivo, vale a dire il danno effettivo (eventus damni), inteso come lesione della garanzia patrimoniale a seguito del compimento dell’atto traslativo da parte del debitore; – un elemento soggettivo (scientia damni), relativo alla consapevolezza del debitore (ed eventualmente del terzo, negli atti a titolo oneroso) che, con il proprio atto di disposizione, questi diminuisca la consistenza della garanzia patrimoniale; nell’ipotesi in cui l’atto negoziale sia anteriore al sorgere del credito, occorre dimostrare che lo stesso fosse dolosamente preordinato a pregiudicarne il soddisfacimento (Cassazione civile, sezione III, n. 3546/ 2004).

Il video

https://www.youtube.com/watch?v=_0l9uU95ljA

Il podcast

https://open.spotify.com/show/5dDNIBPglFDEFeYAlRVvYu