Manovra, attesi 20 provvedimenti per gli enti locali. Cup, il peso specifico delle occupazioni di suolo pubblico.
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Manovra, attesi 20 provvedimenti per gli enti local
Dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della legge 207/2024, il compito di completare l’attività normativa per l’attuazione delle disposizioni incluse spetta ora ai vari ministeri. L’Anci ha sottolineato la necessità di 20 provvedimenti attuativi per implementare le nuove norme a vantaggio degli enti locali. Il ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef), in collaborazione con il ministero dell’Interno e dopo il passaggio in Conferenza Stato-città ed autonomie locali, deve emettere un decreto entro fine gennaio per il riparto di un contributo aggiuntivo alla finanza pubblica, introdotto seguendo la nuova governance europea. Questo contributo ammonta a 140 milioni di euro per il 2025, incrementando a 290 milioni annui fino al 2028, e 490 milioni per il 2029. Inoltre, è previsto un altro decreto per la fine del mese corrente per incrementare di 56 milioni il fondo di solidarietà comunale, in modo da correggere il riparto precedente. I Comuni in Sicilia e Sardegna, che hanno deficit strutturali, si aspettano un decreto per la distribuzione di risorse destinate al risanamento finanziario dei comuni con una popolazione tra 20.000 e 35.000 abitanti, il cui piano di riequilibrio finanziario, esteso dal 2014 al 2023, è stato approvato dalla Corte dei conti nel 2015 e rimane sotto sorveglianza
Cup, il peso specifico delle occupazioni di suolo pubblico.
Per i Comuni, chiamati in questa casistica a riscuotere il Cup sulla base del presupposto pubblicitario, la problematica non si pone in quanto il riferimento per la quantificazione del canone è rappresentato dalla superfice espositiva del mezzo che, in modo graduale in base ai metri quadrati, definisce il dovuto in relazione allo spazio sfruttabile commercialmente (indipendentemente dal numero di messaggi in esso contenuti). Tuttavia questo criterio di calcolo non potrà valere per la definizione del canone dovuto per l’occupazione del suolo pubblico, il cui presupposto, a mente della lettera A del comma 819, si basa espressamente sulla sottrazione dell’area appartenete al patrimonio indisponibile dell’ente proprietario della strada. Come può quindi la Provincia differenziare il canone per le diverse occupazioni realizzate lungo le proprie strade? Dovrà evidentemente valutare il peso specifico delle singole occupazioni, andando cioè a valutare quel rapporto tra il beneficio economico che viene tratto dallo sfruttamento del singolo metro quadrato per le diverse tipologie di occupazioni, con particolare attenzione agli impianti pubblicitari, differenziando così il valore dell’unico mq occupato in base alle diverse tipologie di impianti autorizzati. In questo senso sarà corretto prevedere coefficienti moltiplicatori, e di conseguenza tariffe, differenziate a seconda della tipologia di mezzo pubblicitario installato, non tanto seguendo la logica dell’area espositiva su cui si basa il conteggio ad opera dei comuni, ma piuttosto sul valore che rappresenta quel determinato spazio concesso a beneficio di un’attività imprenditoriale. Viceversa, appiattire le tariffe del Cup per le occupazioni senza valutare il beneficio che si realizza con lo sfruttamento del suolo pubblico, andrebbe contro i principi su cui si basa l’intera disciplina dell’entrata patrimoniale e per questo la valutazione del peso specifico della singola occupazione diventa un criterio fondamentale per una corretta misura tariffaria da parte dell’ente proprietario della strada.
Il video
https://www.youtube.com/watch?v=mnsF1xGg8tc
Il podcast
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