Stampa & Tributi del 10 Ottobre 2024

Concorso alla finanza pubblica sul modello delle regioni- Tarsu, accertamento illegittimo se generico e e il calcolo dell’imposta non è corretto.Tari, delibere da motivare. #newsletter #dirittotributario #imu #tari #canoneunico #accertamento #riscossione #stampaetributi

Responsabilità erariale limitata Case fantasma, nuova stretta Superbonus, colpo di Giorgetti Case fantasma e 110%, lettere del fisco contro il sommerso Catasto, vani extra e incremento del valore attivano il ricalcolo delle rendite Cosap, la prova sulla p.a. #newsletter #dirittotributario #imu #tari #canoneunico #accertamento #riscossione #stampaetributi

Il video

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Il podcast

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Responsabilità erariale limitata

U n tetto alla responsabilità erariale degli amministratori che commettono illeciti con colpa grave. Fuori dai casi di illecito arricchimento, il massimo della sanzione che potrà essere posta a carico dell’autore dell’illecito erariale non potrà essere superiore a due annualità del trattamento economico percepito. E arriva l’assicurazione obbligatoria per chi abbia responsabilità nella gestione di risorse pubbliche. Le amministrazioni potranno destinare una parte del trattamento economico accessorio del dirigente o del funzionario alla stipula di una polizza assicurativa idonea a garantire all’ente pubblico il pieno risarcimento del danno patrimoniale da colpa grave

Case fantasma, nuova stretta

B onus edilizi, fari anche sugli immobili non censiti. Nel mirino chi ha realizzato interventi edilizi su immobili “non censiti” agevolandoli con i bonus e senza averli ancora accatastati in una categoria produttiva di reddito. È un effetto delle misure in arrivo, anticipate dal ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti, sentito lo scorso 8 ottobre in Parlamento nell’ambito dell’attività conoscitiva preliminare all’esame del piano strutturale di bilancio 2025-2029. Nel piano, spiega Giorgetti, è previsto anche “l’aggiornamento degli archivi catastali, comprese le proprietà ad oggi non censite”.

Revisione delle rendite catastali al restyling. Allo studio meccanismi più stringenti per spingere all’adempimento dell’adeguamento in catasto, con conseguente variazione della rendita, in caso di effettuazione dei lavori edilizi che comportino una rilevante variazione dello stato dell’immobile. Per esemplificare: non sarà l’installazione della caldaia o il rifacimento del tetto a spingere alla revisione in catasto ma interventi per importi consistenti usufruendo delle detrazioni esistenti. I parametri e le indicazioni sono ancora allo studio ma il senso è se non si è arrivati all’adeguamento catastale finora si dovrà farlo in futuro, contando anche su una azione di controllo più incisiva che potrà essere accompagnata a una finestra di regolarizzazione

stamento degli immobili. La Guardia di finanza ha scoperto la mancata registrazione a catasto di 583 unità abitative nei pressi del lago di Lugano con conseguenza evasione dell’Imu per 750 mila euro. L’attività di vigilanza sul demanio svolta dai militari del servizio navale della Guardia di finanza, si legge nella nota della Gdf, si è conclusa con la constatazione di irregolarità edilizie riguardanti il mancato accatastamento di 583 unità abitative, in un’area di dimensioni di circa 110mila metri quadrati. Il proprietario della struttura turistica è stato, pertanto, segnalato all’Agenzia delle entrate e sarà contestata anche l’evasione di tributi locali (Imu), che, per i soli ultimi 5 anni, ammonta a circa 750mila euro. La Guardia di finanza ha anche sottolineato come “l’evasione fiscale costituisce un ostacolo allo sviluppo economico, distorce la concorrenza e l’allocazione delle risorse, mina il rapporto di fiducia tra cittadini e Stato e penalizza l’equità, sottraendo spazi d’intervento a favore delle fasce sociali più deboli”

Superbonus, colpo di Giorgetti

L ’eco dell’annuncio del ministro Giancarlo Giorgetti ha fatto sobbalzare dalla sedia i costruttori riuniti a Bologna per inaugurare il Saie, salone dell’edilizia. Nel presentare il Piano strutturale di bilancio che il governo invierà all’Europa, il titolare dell’Economia, a sorpresa, ha annunciato che saranno riviste le rendite catastali per chi ha riqualificato la propria casa con l’aiuto dei bonus edilizi. Quindi, in sostanza, ancora una volta si cerca di fare cassa (giusto o meno che sia) colpendo il patrimonio immobiliare. Ma è come se piovesse sul bagnato poiché il settore è in affanno dopo un 2023 da incorniciare, e a indietreggiare sono gli acquisti di nuovi appartamenti, un trend che potrebbe aggravarsi anche solo per l’effetto psicologico di un aumento delle tasse sugli immobili o su una parte di essi, Dice Federica Brancaccio, presidente Ance, l’associazione dei costruttori edili:

Case fantasma e 110%, lettere del fisco contro il sommerso

l’obiettivo di recuperare risorse senza aggravare il carico fiscale sulla generalità dei contribuenti, facendo emergere il sommerso sugli immobili che finora sono rimasti occultati all’amministrazione finanziaria, sottraendosi al prelievo del Fisco sia nazionale che locale. Sul fronte delle cosiddette “case fantasma”, bisogna ricordare che stiamo parlando di circa 2 milioni di immobili, secondo le stime più aggiornate del Dipartimento Finanze e dell’agenzia delle Entrate. Circa un milione sono abitazioni «non riscontrate in dichiarazione». Il resto sono pertinenze, negozi, uffici e altre unità varie e tutte sconosciute al Fisco. Per riuscire finalmente a tassarle, ai proprietari di immobili fantasma saranno inviate lettere di compliance. Ma l’aspetto più interessante è il passaggio successivo, che il Governo sta ipotizzando. Se i proprietari di questi immobili non adempiono e non si adeguano, l’agenzia delle Entrate agirà, come si dice tecnicamente, «in surroga». Una modalità che prevede l’aggiornamento d’ufficio delle rendite con addebito automatico di tutte le spese collegate all’operazione.

Catasto, vani extra e incremento del valore attivano il ricalcolo delle rendite

Gli incentivi statali per miglioramenti della classe energetica e/o adeguamenti alla normativa sismica hanno fatto diventare d’attualità la loro incidenza sulla rendita catastale. L’obbligo di presentare una dichiarazione di variazione catastale è disciplinato dall’articolo 20 del Rdl 652/1939, secondo cui i titolari di immobili, già censiti, sono obbligati a denunciare le variazioni nello stato che implichino mutazioni, per la consistenza e l’attribuzione della categoria e della classe. La norma è criptica, ma sufficientemente chiara per i tecnici, in quanto la mutazione va rapportata alla definizione di «rendita» portata dall’articolo 9 dello stesso Rdl. «La rendita catastale è la rendita lorda media ordinaria ritraibile previa detrazione delle spese di riparazione, manutenzione e di ogni altra spesa o perdita eventuale». Ciò comporta che gli interventi conservativi non concorrono a incrementare la rendita. Vi sono tre casistiche di interventi edilizi che possono di volta in volta presentarsi: casi lampanti in cui nessuno porrebbe in dubbio l’obbligo di dichiarazione catastale; casi indubbi di insussistenza dell’obbligo; e infine casi intermedi che richiedono una accurata analisi tecnica. Inoltre non è sempre detto che a un obbligo di variazione consegue un incremento di rendita. È bene precisare che un intervento ex novo (cappotto termico, adeguamento sismico, etc) concorre nella miglioria al 100% del costo. Mentre la sostituzione di un impianto già presente concorre a costituire la miglioria il solo differenziale tra costi a nuovo dei due impianti.

Cosap, la prova sulla p.a.

Anche se il Cosap (Canone occupazione suolo pubblico) a differenza della Tosap, non ha natura di tributo, ed è quindi soggetto alla giurisdizione del giudice ordinario, l’impugnazione degli avvisi di accertamento Cosap introduce un giudizio di impugnazione-merito, al pari dell’impugnazione degli avvisi di accertamento tributari. Con la conseguenza che l’onere della prova dei presupposti impositivi è a carico dell’ente pubblico che fa valere la pretesa. Ente che, come per i giudizi tributari, deve considerarsi attore in senso sostanziale seppure convenuto in senso processuale. A stabilirlo è stata la Corte di cassazione (sentenza 25713/2024 del 26/9/2024), condividendo la tesi (sostenuta fin dal primo grado di giudizio) dello Studio legale internazionale Gianni & Origoni, che ha consentito ottenere il rinvio del giudizio alla Corte d’appello di Milano.