Stampa & Tributi del 03 Ottobre 2024

Autonomia al vaglio della Consulta prima del referendum: i tre scenari. La legge Calderoli e l’eterno ritorno del residuo fiscale. Aree turistiche, rendita catastale su (ma roulotte escluse).

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Autonomia al vaglio della Consulta prima del referendum: i tre scenari

La data da cerchiare in rosso è il 12 novembre: è il giorno nel quale il presidente della Corte costituzionale Augusto Barbera, il cui mandato scadrà a fine anno, ha fissato l’udienza per la discussione delle questioni di legittimità costituzionale della legge Calderoli per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle regioni a statuto ordinario (relatore dovrebbe essere il giudice Giovanni Pitruzzella). Uno snodo cruciale per capire il destino sia della legge sia del referendum su cui puntano le opposizioni, in questo caso unite, per tentare la spallata al governo Meloni. Le questioni sono state sollevate dalla regione Puglia (ricorso 28) e dalla regione Toscana (ricorso 29) e la prossima settimana saranno inserite nella stessa udienza pubblica del 12 novembre anche i ricorsi presentati dalla Sardegna (numero 30) e dalla Campania (numero 31). È la strada del ricorso in via diretta tentata dal centrosinistra tramite le regioni “rosse” per tentare di far decadere la legge Calderoli.

La legge Calderoli e l’eterno ritorno del residuo fiscale

Si complica la matassa dell’autonomia differenziata e il nodo delle risorse sta arrivando al pettine. Ad oggi non esiste la perequazione e la spesa pubblica che va alle Regioni viene finanziata dalla fiscalità generale. Con un sistema tributario progressivo chi è più ricco paga di più per ogni tòt di spesa che riceve. Poiché nel Nord c’è una maggiore concentrazione dei redditi alti, quei cittadini pagano di più di quanto ricevono in termini di spesa pubblica. Questa differenza deve essere ridotta, secondo il mantra del residuo fiscale, cavallo di battaglia di alcuni partiti politici. Nei fatti però un ricco campano paga quanto un ricco lombardo ma riceve meno, si pensi alla mancanza di asili nido o di classi a tempo pieno nelle Regioni del Sud. L’attuazione dell’art. 119 non consentirebbe alcuna riduzione del residuo fiscale per i meccanismi di perequazione della capacità fiscale che sono previsti. Motivo per cui, in questi anni, le Regioni del Nord non hanno esercitato alcuna pressione per attuare il fisco regionale.

Aree turistiche, rendita catastale su (ma roulotte escluse)

Roulotte, caravan e case mobili esclusi dal calcolo della rendita catastale, la quale però, relativamente alle aree attrezzate, viene rivalutata fino all’85%. Sono alcune novità in materia di turismo contenuta nel decreto legge Omnibus (dl 113/2024) adesso all’esame della Camera dei deputati per l’approvazione definitiva. “Le nuove disposizioni rappresentano un significativo passo avanti verso una maggiore chiarezza e semplificazione fiscale per il settore”, ha osservato la ministra del turismo, Daniela Santanchè, che esprimendo il suo apprezzamento ha detto: “Il superamento del tema della rilevanza catastale delle case mobili nelle strutture ricettive è un risultato storico che avrà effetti immediati sugli investimenti e sulla programmazione delle prossime stagioni e consoliderà ulteriormente la competitività”. La disposizione, che sarà approvata così com’è stata formulata dal Senato, dal momento che il testo si presenta blindato a Montecitorio, prevede che le strutture ricettive all’aperto risultino escluse dalla stima diretta per la determinazione della rendita catastale. Ma, sempre dal 1° gennaio prossimo.

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Il video

https://www.youtube.com/watch?v=EYa5FH2SQwc

Il podcast

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