Compartecipazione alla lotta all’evasione e personale ex Eti, erogato il saldo dei contributi Funzionari meno responsabili Roma invia lettere di compliance per recuperare la tassa di soggiorno Giustizia tributaria, necessario puntare sulla modalità telematica No all’esenzione Imu per gli enti non commerciali senza la dichiarazione
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Compartecipazione alla lotta all’evasione e personale ex Eti, erogato il saldo dei contributi
Nelle casse dei Comuni il saldo 2024 del contributo assegnato per rimborsare gli oneri relativi alla stabilizzazione del personale ex Eti (Ente tabacchi italiani) e per la partecipazione degli enti all’attività di accertamento fiscale e contributivo per l’anno 2023 (elenco dei beneficiari). Ne ha dato notizia la direzione centrale del Dipartimento della Finanza locale del Viminale.
Funzionari meno responsabili
C on la riforma dello Statuto dei diritti dei contribuenti spunta la novità relativa alla limitazione della responsabilità dei funzionari della Pubblica Amministrazione alle sole ipotesi di dolo, nell’ambito dell’istituto dell’autotutela. E, in tema di annullabilità, nullità e irregolarità degli atti impositivi, le disposizioni fanno espressamente salvi quelli che risultano privi di elementi essenziali, sempre che, i detti elementi, non costituiscano un vizio di annullabilità. Così Assonime (Associazione fra le società italiane per azioni) che, con la circolare 30/09/2024 n. 18 è intervenuta sulle modifiche introdotte dal legislatore, con il dlgs 219/2023, alla legge 212/2000 (Statuto dei diritti del contribuente).La revisione attuata dal provvedimento citato, entrato in vigore lo scorso 18 gennaio, alla legge 212/2000 ha la finalità di rafforzare alcuni istituti, già presenti all’interno, ma anche di introdurre alcuni nuovi istituti, come l’autotutela obbligatoria e il contraddittorio endoprocedimentale, al fine di rafforzare i principi del legittimo affidamento e della certezza del diritto.
Roma invia lettere di compliance per recuperare la tassa di soggiorno
ambio di strategia nel recupero dell’evasione comunale, Roma rinuncia agli accertamenti per il 2023 sull’imposta di soggiorno e spedisce migliaia di inviti alla compliance. Dopo l’ondata di accertamenti esecutivi sul contributo di soggiorno, basati sull’incrocio con i dati della questura, notificati a migliaia di operatori turistici romani a fine 2023, Roma Capitale ha appena avviato una più morbida operazione di riscossione, stavolta attraverso inviti alla presentazione di chiarimenti e integrazioni, attraverso i quali il Comune richiede ai titolari di strutture ricettive e di locazioni turistiche di regolarizzare le comunicazioni trimestrali ed effettuare il versamento spontaneo del contributo di soggiorno e relativi sanzioni e interessi attraverso il ravvedimento operoso. Gli operatori vengono in alternativa invitati a fornire informazioni utili e documentate per giustificare il mancato versamento totale o parziale dell’imposta dovuta
Giustizia tributaria, necessario puntare sulla modalità telematica
In merito allo schema di decreto legislativo sul testo unico della giustizia tributaria, i commercialisti, rilevano alcune criticità. «L’aspetto più problematico che emerge dall’esame dal testo – secondo la consigliera nazionale delegata alla materia Rosa D’Angiolella – è costituito dalla traslazione acritica di norme dissonanti o comunque residuali rispetto all’ordinamento vigente». L’organo di rappresentanza dei commercialisti sottolinea il fatto che il testo ha mantenuto i riferimenti alle norme che disciplinano le modalità di accesso al processo tributario con modalità cartacea, quando dal 1° luglio 2019 il processo tributario si svolge, obbligatoriamente, in modalità telematica; per favorire la chiarezza e la coerenza della disciplina il testo unico dovrebbe – secondo i commercialisti – dare preminenza alle disposizioni che impongono l’utilizzo della telematica per l’accesso alla giustizia tributaria, limitando a casi eccezionali la modalità cartacea. Analogo difetto di aggiornamento del testo unico viene rilevato nelle disposizioni relative al giudizio di appello e al giudizio di ottemperanza.
No all’esenzione Imu per gli enti non commerciali senza la dichiarazione
Secondo la Corte di cassazione, la dichiarazione Imu è indispensabile per poter beneficiare dell’esenzione prevista dall’articolo 7, comma 1, lettera i) del Dlgs 504/1992, da parte degli enti non commerciali. La sentenza n. 24200/2024 ha ripreso la questione della perentorietà dell’obbligo dichiarativo al fine di poter beneficiare delle esenzioni in tema di imposta municipale propria, sulla scorta del principio generale di decadenza da un beneficio fiscale in assenza del compimento di un onere di comunicazione espressamente previsto dalla legge (Cassazione sentenze 21465/2020 – 5190/2022). Puntualizzando ancora di più la questione.