Stampa & Tributi del 30 Settembre 2024

Concorso alla finanza pubblica sul modello delle regioni- Tarsu, accertamento illegittimo se generico e e il calcolo dell’imposta non è corretto.Tari, delibere da motivare. #newsletter #dirittotributario #imu #tari #canoneunico #accertamento #riscossione #stampaetributi

Stampa & Tributi del 30 Settembre 2024

La prassi della settimana: dall’autotutela obbligatoria alla scheda di sintesi del Cpb Corsa contro il tempo per le aliquote dell’Imu La notifica postale diretta è semplificata Alloggi sociali, requisiti ad hoc per l’esenzione Esenzione Imu ampia in favore dei coniugi L’esenzione Tari è condizionata La sanzione Tari è riducibile dal giudice

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Il video

https://www.youtube.com/watch?v=41REgGE_RRY

Il podcast

https://open.spotify.com/show/5dDNIBPglFDEFeYAlRVvYu

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La prassi della settimana: dall’autotutela obbligatoria alla scheda di sintesi del Cpb

In relazione all’autotutela obbligatoria di cui all’articolo 10-quater, legge 27 luglio 2000, n. 212 (Statuto dei diritti dei contribuenti) – introdotto dall’articolo 1, Dlgs 30 dicembre 2023, n. 219 – l’Osservatorio sulla finanza e la contabilità degli enti locali del ministero dell’Interno ha fornito chiarimenti sulla sua applicazione pratica nell’ambito dei tributi locali. In particolare, l’Osservatorio ha precisato che gli enti locali sono chiamati a un attento monitoraggio della propria attività impositiva, allo scopo di prevenire un dispendioso contenzioso tributario o anche di riattivare in modo tempestivo l’azione di riscossione, secondo le diverse tipologie dei tributi. L’Atto di Orientamento, ai sensi dell’articolo 154, comma 2, Dlgs 267/2000, fornisce ai Comuni un indirizzo sull’applicazione delle nuove prescrizioni previste dallo Statuto dei diritti del contribuente con particolare riguardo all’istituto dell’autotutela obbligatoria.

Corsa contro il tempo per le aliquote dell’Imu

nuovo prospetto nazionale per le aliquote Imu (Sole 24 Ore del 20 settembre) può avere ricadute pesantissime sulle entrate comunali. L’allegato A al decreto Mef ha aggiornato i parametri entro cui i sindaci potranno modulare le aliquote Imu dal 2025. Lo scorso anno l’adempimento era stato rinviato per le numerose criticità, molte delle quali paiono risolte. Sebbene le nuove regole siano state introdotte ormai da qualche settimana, l’applicativo informatico sul Portale del federalismo fiscale non è ancora stato aggiornato. L’articolo 1, comma 757, della legge 160/2019 prevede che il prospetto sia parte integrante della delibera di approvazione delle aliquote, inidonea altrimenti a produrre effetti. L’aspetto più preoccupante consiste nel fatto che in caso di mancata approvazione del prospetto (da inserire poi entro il 14 ottobre 2025 nel Portale del federalismo fiscale) si applicano le tariffe di base previste dalla legge 160/2019, inferiori quindi a quelle in vigore nella stragrande maggioranza dei Comuni. L’assenza di un prospetto approvato dal consiglio comunale entro i termini potrebbe quindi ridurre il gettito

La notifica postale diretta è semplificata

A differenza della notifica dell’atto impositivo eseguita a mezzo ufficiale giudiziario, quella attuata dall’ufficio come notificazione diretta a mezzo posta non necessita, a seguito di ricezione dell’atto dal portiere dello stabile, dell’invio al destinatario della ulteriore raccomandata informativa. È quanto spiegato dalla Cgt di II grado del Lazio, nella sentenza n. 3348/2024, depositata lo scorso 21 maggio.

Alloggi sociali, requisiti ad hoc per l’esenzione

È meritevole di fruire dell’esenzione da Imu l’immobile che rispecchi i requisiti fissati dal dm Infrastrutture del 22 aprile 2008 riportante le caratteristiche necessarie a classificare un immobile come alloggio sociale esente. È il canone reso dalla Cgt di I grado di Latina (giudice monocratico Costantino Ferrara) nella sentenza n. 639/2024, depositata lo scorso 17 giugno.

Esenzione Imu ampia in favore dei coniugi

L’esenzione dall’imposta locale spetta ai coniugi sulla base dell’accertamento della residenza e della dimora abituale, e questo, anche in due appartamenti separati; di più: al Comune rimane precluso indagare sui consumi irrisori o sulle abitudini comportamentali dei contribuenti che sono tenuti solo a documentare residenza e dimora abituale. Lo ha stabilito la sezione quattordici della Corte di giustizia tributaria del Lazio, nella sentenza n. 5464/2024, depositata in segreteria il 4 settembre scorso.

L’esenzione Tari è condizionata

P er avere diritto all’esenzione Tari delle superfici occupate un’impresa deve provare che la produzione di rifiuti speciali sia continuativa. Inoltre, la produzione di rifiuti speciali in una parte delle superfici, seppur estesa, non esclude che nello stabilimento vengano prodotti rifiuti urbani ordinari. Prova che deve essere fornita dal contribuente e non dall’ente impositore, in quanto la presunzione di legge della produzione di rifiuti è legata alla mera detenzione dei locali. Lo ha stabilito la Corte di cassazione, sezione tributaria, con la sentenza 24896 del 17 settembre 2024.

La sanzione Tari è riducibile dal giudice

Il giudice tributario, in applicazione dei parametri previsti da un regolamento comunale sulla Tari per la liquidazione delle sanzioni connesse al tributo non versato, può rideterminare queste ultime nella misura inferiore stabilita da quelle percentuali in luogo di quella maggiore applicata dall’ufficio tributi del Comune. È il criterio adottato dalla Cgt di Milano nella sentenza n. 1472/2024,