Con la riforma della riscossione più chance per impugnare l’estratto di ruolo
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Con la riforma della riscossione più chance per impugnare l’estratto di ruolo
Il decreto attuativo della riforma della riscossione (Dlgs 110/2024), approvato in via definitiva dal Consiglio dei ministri e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 184 del 7 agosto, alleggerisce il divieto di impugnazione della cartella di pagamento non notificata ma lascia, in buona parte, intatte le criticità sollevate dalla modifica apportata all’articolo 12 del Dpr 602/1973. I
In proposito, si ricorda che, a decorrere dal 21 dicembre 2021, è stato introdotto il comma 4 bis all’articolo 12, Dpr 602/1973, a mente del quale non è ammissibile il ricorso avverso la cartella non notificata, di cui si è venuti a conoscenza dalla lettura dell’estratto di ruolo, se non si dimostra la sussistenza di uno dei seguenti tre potenziali pregiudizi: a) l’esclusione da una procedura a evidenza pubblica; b) la segnalazione da parte di una pubblica amministrazione che deve pagare somme maggiori di 5mila euro, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 48 bis, Dpr 602/1973, funzionale all’esecuzione di un pignoramento presso terzi da parte dell’agente della riscossione; c) la perdita di un beneficio nei confronti di una pubblica amministrazione.