Tributi locali, stop al cumulo Contratti pubblici e procedure di affidamento: le banche dati si “alleggeriscono” dei dati personali
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Tributi locali, stop al cumulo
D al 1° settembre stop al cumulo giuridico per le violazioni relative ai tributi comunali. È uno dei chiarimenti contenuti nella nota di lettura che l’Ifel ha dedicato alle novità del dlgs 87/2024 recante modifiche al sistema sanzionatorio tributario, in attuazione dell’art. 20 della l 111/2023. La nuova riforma, pensata come le precedenti, essenzialmente per i tributi erariali, si applica in realtà anche a quelli locali, creando talora dei cortocircuiti, anche intervenendo su criticità preesistenti. È il caso, come detto, della disciplina del cumulo giuridico, ossia del regime giuridico agevolativo applicabile ai casi di violazioni multiple della stessa disposizione, al fine di evitare l’applicazione della sommatoria delle singole sanzioni previste per ciascuna violazione commessa dal contribuente.
Contratti pubblici e procedure di affidamento: le banche dati si “alleggeriscono” dei dati personali
A metà estate l’Anac ha valorizzato un tema molto importante: le PA non devono inserire dati personali tra le informazioni relative a procedure di affidamento. Vengono così poste sotto il riflettore le informazioni pubblicate mediante le Piattaforme di approvvigionamento Digitali (cd. PAD) previste dall’articolo 25 del Codice dei contratti pubblici (Dlgs 36/2023), e, in particolare, con un Comunicato del 29 luglio scorso, il Presidente dell’Anac ha fornito interessanti indicazioni in merito all’inserimento di dati personali nelle informazioni trasmesse alla Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici (cd. BDNCP), prevista dall’articolo 23 del Codice appalti, e/o pubblicate sul sito istituzionale delle Amministrazioni pubbliche. L’Anac rammenta a chiare lettere che la pubblicazione di dati personali tramite la BDNCP e il sistema di pubblicità legale rappresenta una violazione della normativa in materia di protezione dei dati personali, con conseguenti responsabilità in capo all’autore della diffusione e all’Amministrazione. Il focus dell’Anac su tale tematica è partito dalle attività di analisi dei dati raccolti presso la Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici: tali verifiche hanno fatto emergere una casistica significativa di affidamenti dove l’oggetto descrittivo della procedura riporta dati personali.