Stampa & Tributi del 17 Luglio 2024

No profit, paletti all’esonero Imu. Il mancato utilizzo non fa sempre perdere l’esenzione Imu. Immobili degli enti ecclesiastici e Imu secondo la Cassazione.

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No profit, paletti all’esonero Imu.

di Ilaria Accardi

L’ esenzione Imu per gli immobili utilizzati dagli enti non commercialiEnc scatta quando gli immobili sono strumentali alle destinazioni di cui all’articolo 7, comma 1, lettera i), del D.Lgs. n. 504 del 1992, anche in assenza di esercizio attuale delle attività, purché ciò non determini la cessazione definitiva della strumentalità. È stata pubblicata sul sito istituzionale del Dipartimento delle finanze la circolare n. 2/DF del 16 luglio2024 con cui vengono illustrate le novità normative introdotte dall’art. 1, comma 71 della legge di bilancio con disposizioni di natura interpretativa, al fine di integrare quanto già esposto nelle istruzioni al modello dichiarativo Imu, approvato con decreto ministeriale 24 aprile 2024. Due sono, in sostanza, gli ambiti sui quali cui occorre richiamare l’attenzione, avendo presente l’evoluzione giurisprudenziale che si è sviluppata sul tema:

Il mancato utilizzo non fa sempre perdere l’esenzione Imu.

Di Gabriele Sepio e Vincenzo Sisci

Il nesso strutturale viene, invece, individuato nell’ipotesi in cui l’ente comodatario appartenga alla stessa struttura dell’ente concedente, come nel caso dell’ente religioso che affida un proprio immobile a una fondazione dallo stesso costituito per le attività di assistenza e beneficienza. Importante chiarimento riguarda anche l’ipotesi di esenzione, prevista dalla norma di interpretazione autentica, in assenza dell’esercizio attuale delle attività agevolate. Come rilevato dalla circolare, non tutti i mancati utilizzi degli immobili determinano la perdita dell’esenzione Imu. Occorre in particolare verificare nei singoli casi se trattasi di inutilizzo meramente temporaneo oppure tale da incidere sul mutamento della destinazione o sulla cessazione del rapporto di strumentalità del bene rispetto alle attività tutelate dalla legge.

Immobili degli enti ecclesiastici e Imu secondo la Cassazione.

di Stefano Baldoni

La sentenza della Corte di cassazione n. 17679 del 26/06/2024 ha fornito degli interessanti chiarimenti sul trattamento Imu di alcuni immobili utilizzati dagli enti ecclesiastici. La questione affrontata attiene all’applicabilità dell’esenzione dall’Imu prevista dalla lettera g) del comma 759 dell’articolo 1 della legge 160/2019, in favore degli immobili posseduti e direttamente utilizzati da enti non commerciali (articolo 73, comma 1, lettera c), del Tuir) per lo svolgimento di una serie di attività agevolate (educative, ricreative, sportive, culturali, eccerera), con modalità non commerciali. Le attività religiose e di culto, secondo la Corte, in senso stretto non hanno di per sé natura commerciale, dovendo escludersi in re ipsa il perseguimento di una finalità speculativa o lucrativa; ciò in quanto non è logicamente concepibile lo svolgimento di un’attività di religione o di culto con modalità commerciali; nel senso, cioè, che la sussistenza di un profilo remuneratorio esclude, in radice, la stessa configurabilità di una pratica religiosa o cultuale.

Il video

https://www.youtube.com/watch?v=Gi55YvK0wwA

Il podcast

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