Via alle sanzioni pagate a rate. Rateizzazine delle cartelle Il vademecum di AdeR. L’azienda pubblica paga l’Imu. Al via i nuovi coefficienti per l’Imu dei fabbricati D.
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Via alle sanzioni pagate a rate
Via libera al pagamento a rate delle sanzioni amministrative con definizione agevolata. Mentre si aggiungono paletti all’istituto del cumulo giuridico da cui rimangono fuori non solo le ipotesi di violazioni degli obblighi di pagamento, ma anche quelle di violazioni per indebite compensazioni. Sono queste due delle modifiche proposte dalle commissioni di Camera e Senato accolte nel testo del decreto legislativo di riforma del sistema sanzionatorio fiscale che oggi sarà in consiglio dei ministri in seconda lettura. Le osservazioni accolte. Il testo del dlgs sanzioni atteso oggi in consiglio dei ministri per il via libera definitivo, che ItaliaOggi ha avuto modo di consultare, recepisce buona parte delle osservazioni che le commissioni dei due rami del Parlamento hanno fatto al testo approvato, in esame preliminare, durante il Cdm del 21 febbraio.
Rateizzazine delle cartelle Il vademecum di AdeR
Pagamento a rate delle cartelle, l’Agenzia delle entrate e l’Agenzia delle entrate Riscossione pubblicano per i contribuenti un vademecum con tutte le informazioni su come chiedere e ottenere la rateizzazione delle cartelle di pagamento o la proroga di una dilazione in corso, conoscere gli effetti della rateizzazione o sapere come pagare le rate. Nel 2023 le richieste di pagamento rateali accolte dalle Entrate sono state quasi un milione e mezzo, in crescita del 12% sull’anno precedente. Per agevolare i contribuenti negli adempimenti fiscali l’AdeR ha quindi deciso di pubblicare la nuova guida sui siti agenziaentrate.gov.it e agenziaentrateriscossione.gov.it. Qui si “possono trovare tutte le informazioni necessarie, dai servizi digitali disponibili alla normativa di riferimento, realizzata attraverso una percorso di lettura, integrato e coordinato, che rende più facile e semplice trovare le indicazioni di cui si ha bisogno” spiega l’AdeR.
L’azienda pubblica paga l’Imu
Un’azienda pubblica multiservizi, interamente partecipata da un comune, non ha diritto a fruire dell’esenzione Imu per gli immobili posseduti, in quanto gli stessi non sono destinati a fini istituzionali. Le deroghe al regime privatistico disposte per queste società non devono alterare la concorrenza, ma solo garantire l’espletamento del compito pubblico assegnato. Gli stati membri dell’Unione europea non possono concedere agevolazioni contrarie alle norme dei trattati, riconosciute solo per le amministrazioni pubbliche. Lo ha affermato la Corte di cassazione, con l’ordinanza 11364 del 29 aprile 2024.Per i giudici di piazza Cavour, “la società, anche interamente partecipata dal soggetto pubblico, è assoggettata alla disciplina prevista per i soggetti privati, in ragione della sua forma, salvo una specifica previsione di legge, che non sussiste in ordine all’esenzione invocata.
Al via i nuovi coefficienti per l’Imu dei fabbricati D
Al via i nuovi coefficienti per il calcolo dell’Imu per i fabbricati classificabili nel gruppo D e dell’Impi per le piattaforme marine. È stato, infatti, firmato dal direttore generale delle finanze il decreto 8 marzo 2024 con i quale si è proceduto all’aggiornamento dei coefficienti, validi per l’anno 2024, che sono necessari per calcolo dell’Imu per i fabbricati che presentano le seguenti caratteristiche: sono classificabili nel gruppo catastale D; appartengono a imprese; non sono iscritti in catasto; sono distintamente contabilizzati e sono, infine, sforniti di rendita catastale.
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Il video
https://www.youtube.com/watch?v=wPrRRrRYyV4
Il podcast
https://open.spotify.com/show/5dDNIBPglFDEFeYAlRVvYu