Processo tributario, si cambia. Addio alla mediazione: per 120mila liti fiscali arriva la conciliazione. Reclamo e mediazione addio. Nelle liti con il fisco sarà rafforzata la conciliazione su proposta del giudice. Ravvedimento speciale al 20 dicembre, IMU semplificata e versamenti alluvionati: le novità del decreto Proroghe. Imu semplificata, il rinvio concede più tempo per risolvere il rebus esenzione Onlus. Notifica della cartella: con l’invio diretto non è necessario spedire la raccomandata informativa.
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Processo tributario, si cambia
di Andrea Bongi
Il processo tributario cambia ancora. Dopo la riforma operata dalla legge n.130 del 2022 arrivano altre importanti novità per effetto dell’attuazione dell’articolo 19 della legge delega di riforma fiscale 111/2023. \Viene introdotta una specifica disciplina per l’udienza da remoto, che può essere attivata anche a richiesta di una sola delle parti costituite, con la previsione di strumenti volti a garantire la partecipazione di tutte le parti sia in presenza che da remoto. Si ampliano anche le fattispecie di atti impugnabili con l’aggiunta nell’articolo 19, comma 1, del Dlgs n.546/1992, del rifiuto espresso o tacito sull’istanza di autotutela nei casi previsti dall’articolo 10-quater, comma 2, della legge 27 luglio 2000, n. 212. Quanto all’entrata in vigore delle nuove disposizioni lo schema di decreto attuativo prevede due differenti step. Per alcune novità, tra le quali la soppressione del reclamo (si veda altro articolo), si prevede l’entrata in vigore con la pubblicazione del decreto attuativo mentre altre, soprattutto quelle di carattere procedurale e organizzativo, si prevede una decorrenza differita ai giudizi instaurati, in primo e in secondo grado, con ricorso notificato successivamente al 1° settembre 2024.
Addio alla mediazione: per 120mila liti fiscali arriva la conciliazione
di Ivan Cimmarusti
L’ordinanza cautelare collegiale per sospendere gli atti del Fisco diventa impugnabile nel grado di appello, la conciliazione arriva anche per le liti in Cassazione e il processo subisce uno sprint verso l’informatizzazione. Ma soprattutto viene abolita la mediazione davanti alle Agenzie fiscali. Sono i pilastri attorno ai quali ruota la bozza del Dlgs processo tributario che ieri il viceministro all’Economia Maurizio Leo ha portato al preconsiglio, in attesa della discussione al Cdm del 16 novembre.
Reclamo e mediazione addio. Nelle liti con il fisco sarà rafforzata la conciliazione su proposta del giudice
di Andrea Bongi
Reclamo e mediazione addio. Con l’approvazione oggi in consiglio dei ministri del decreto legislativo sul contenzioso tributario che attua la delega di riforma del sistema fiscale, le disposizioni sul reclamo e la mediazione, contenute nell’articolo 17-bis del decreto legislativo 31 dicembre 1992, n. 546, cesseranno di avere effetto. Al loro posto lo schema di decreto attuativo prevede un rafforzamento dell’istituto della conciliazione su proposta del giudice. Si avvia dunque a conclusione l’era del reclamo-mediazione che nel corso della sua esistenza giuridica ha rappresentato un vero e proprio ibrido legislativo nel quale il tentativo di mediazione era esperito, nella sostanza dei fatti, da una delle parti in causa, l’amministrazione finanziaria.
Ravvedimento speciale al 20 dicembre, IMU semplificata e versamenti alluvionati: le novità del decreto Proroghe
Bruno Pagamici
Con l’ultimo pacchetto di emendamenti al decreto Proroghe approvato dalla Commissione Finanze del Senato arriva la riapertura dei termini del ravvedimento speciale: i soggetti che non hanno perfezionato la procedura di regolarizzazione entro il 30 settembre 2023 possono versare l’importo dovuto e regolarizzare le omissioni entro il 20 dicembre 2023. Ha ottenuto il via libera anche l’emendamento che rinvia dal 20 novembre al 10 dicembre 2023, per i soggetti ubicati nei territori dell’Emilia Romagna, Marche e Toscana colpiti dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023, il termine per il versamento dei tributi e contributi sospesi per l’alluvione.
Imu semplificata, il rinvio concede più tempo per risolvere il rebus esenzione Onlus
di Pasquale Mirto
L’approvazione dell’emendamento al Dl 132/2023, con il quale si dispone il rinvio al 2025 dell’obbligo di redigere la delibera delle aliquote Imu con il prospetto ministeriale (Nt+ Enti locali & edilizia di ieri), tranquillizza i Comuni, anche considerando che la nuova applicazione informatica, terminato il periodo di sperimentazione di ottobre, non è stata ancora aggiornata. Rinvio, quindi, che va a favore tanto dei Comuni tanto del Mef. E in effetti, l’applicazione informatica ha creato non poche incertezze, che i Comuni hanno segnalato al Mef, senza ancora ricevere alcuna risposta. Ci sarà quindi un anno di tempo per mettere a punto il nuovo sistema, e chiarire i molti dubbi, tra i quali il regime di esonero Imu delle Onlus. L’applicazione ministeriale, infatti, chiede ai Comuni se è vigente l’esenzione per gli «immobili di proprietà di Onlus o enti del terzo settore». Risposta difficile da dare, visto il ginepraio di norme che regolano il regime delle Onlus. In particolare si tratta di capire se i regolamenti comunali, che in vigenza dell’articolo 10 del Dlgs 460/1997, avevano disposto l’esenzione dal pagamento dei tributi comunali, Imu inclusa, sono ancora efficaci.
Notifica della cartella: con l’invio diretto non è necessario spedire la raccomandata informativa
di Giampaolo Piagnerelli
La notifica della cartella avvenuta in modo diretto è valida anche se non è seguita dalla successiva raccomandata informativa. Lo chiarisce la Cassazione con l’ordinanza n. 31708/23. L’invio diretto I Supremi giudici hanno precisato in merito alla fattispecie in oggetto che vanno applicati, i principi di questa Corte, secondo cui, in tema di riscossione delle imposte, qualora la notifica della cartella di pagamento sia eseguita, ai sensi dell’articolo 26, comma 1, seconda parte, del Dpr n. 602 del 1973, ovvero mediante invio diretto, da parte del concessionario, di raccomandata con avviso di ricevimento, trovano applicazione le norme concernenti il servizio postale ordinario e non quelle della legge n. 890 del 1982 (Notificazioni di atti a mezzo posta e di comunicazioni a mezzo posta connesse con la notificazione di atti giudiziari).
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Il video
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Il podcast
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