Riforma fiscale, anche nei tributi locali tutele rafforzate per i contribuenti. Modifiche allo Statuto del contribuente: tutele rafforzate e contraddittorio generalizzato. Il contraddittorio può rinviare i termini di decadenza. L’interpello a pagamento. Arriva la consulenza semplificata.
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Riforma fiscale, anche nei tributi locali tutele rafforzate per i contribuenti.
di Marco Mobili e Gianni Trovati
Il Fisco non potrà più presentare atti che «incidono in maniera sfavorevole sulla sfera giuridica del destinatario» senza dare al diretto interessato almeno 60 giorni di tempo per controbattere e portare le proprie motivazioni. Per materializzare questo «principio del contraddittorio» generalizzato, che viene introdotto dal decreto legislativo di riforma dello Statuto del contribuente esaminato ieri in consiglio dei ministri, l’amministrazione finanziaria dovrà comunicare al contribuente lo schema del provvedimento che intende adottare, e permettergli di accedere o estrarre copia degli atti del fascicolo. Fino alle controdeduzioni, il provvedimento non potrà essere adottato, e gli eventuali termini di decadenza in scadenza prima della chiusura della finestra assegnata al contribuente o prima dei successivi 120 giorni andranno spostati appunto al 120esimo giorno.
Modifiche allo Statuto del contribuente: tutele rafforzate e contraddittorio generalizzato.
Roberto Fanelli
Non può non osservarsi, tuttavia, che i principi fissati dalla legge n. 212/2000 hanno comunque valore di legge ordinaria e sono, quindi, derogabili da un successivo atto avente forza di legge, come puntualmente avviene, ad esempio, in materia di decadenza.
Il contraddittorio può rinviare i termini di decadenza.
di Laura Ambrosi e Antonio Iorio
La disposizione non fa alcun cenno sulle eventuali conseguenze processuali dell’assenza di repliche del contribuente. Il rischio concreto è che il contraddittorio, come purtroppo già avviene, sia utilizzato dagli uffici non per rivedere in trasparenza la pretesa impositiva alla luce delle deduzioni degli interessati, ma per meglio motivarla rispetto a controlli superficiali eseguiti in precedenza, o comunque per fruire di maggiori termini di decadenza.
L’interpello a pagamento. Arriva la consulenza semplificata.
di Cristina Bartelli
I nterpello a pagamento e per sei. Nasce la consulenza semplificata, e le circolari diventano fluide. La legge delega fiscale interviene anche sulla prassi amministrativa provando a mettere ordine nel fiume di interpelli e chiarimenti che si sono stratificati dall’ultima riforma del 2015 a oggi. Circolari in consultazione. Le circolari, quelle dedicate alle nuove disposizioni tributarie e quelle interpretative e applicative potranno essere adottate dopo il confronto con gli interlocutori istituzionali o altri, spiega la relazione di accompagnamento, «soggetti portatori di interesse collettivo», ordini professionali e associazioni. La pubblica consultazione avverrà soprattutto quando la prassi impatterà su un numero ampio di contribuenti o quando modifica rispetto al passato l’indirizzo interpretativo seguito in precedenza. Consulenza giuridica. Scompaiono i principi di diritto e si crea una consulenza giuridica non rivolta al singolo contribuente ma un canale diretto con gli ordini professionali e i loro sindacati, gli enti e le amministrazioni dello stato. Consulenza semplificata, il chatbot fiscale. Una consultazione più immediata per i contribuenti meno pratici della cosa fiscale tipo persone fisiche, non residenti, contribuenti di minori dimensioni. Questa attività non intacca il ruolo del call center dell’Agenzia.
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Il video
https://www.youtube.com/watch?v=4QZKpx9QLnY
Il podcast
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