Legge delega fiscale, tributi locali al restyling. Sanatoria, ultima chance. Ufficio finanziario silenziato
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Legge delega fiscale, tributi locali al restyling
La delega coglie innanzitutto l’esigenza di indirizzare la lotta all’evasione fiscale locale sempre più verso l’utilizzo delle banche dati. I comuni già da anni dispongono di numerosi dati trasmessi dall’Agenzia delle entrate (catasto, locazioni, utenze, successioni, eccetera), ma sono ancora in attesa del perfezionamento della messa a disposizione dell’anagrafe dei conti, pur prevista dal Dl 79/2020, indispensabile per un’efficace azione di riscossione coattiva. Andrebbe altresì valutata la messa a disposizione degli enti di strumenti che consentano la decodifica delle banche dati ed il loro utilizzo/incrocio, specie al fine di supportare quelli di minore dimensione. In tale senso spinge anche la lettera p) dell’art. 16 della legge delega. Come la soggettività passiva del genitore affidatario dei figli nell’Imu, la perentorietà dell’obbligo dichiarativo per poter beneficiare di talune esenzioni/riduzioni, l’applicazione dell’imposta nel caso di diritto di abitazione con successiva trasformazione dell’abitazione in più unità immobiliari, la soggettività passiva Imu dei consorzi di bonifica, ecc. In merito al numero delle aliquote, sarebbe opportuno un intervento che meglio coordini la potestà regolamentare degli enti con le necessità gestionali, alla luce soprattutto dell’elevatissimo numero di aliquote che il recente decreto 7 luglio 2023 ha consentito di stabilire nell’Imu
Sanatoria, ultima chance
Ravvedimento speciale al rush finale: entro il 2 ottobre vanno presentate le dichiarazioni integrative necessarie per rimuovere le omissioni o le irregolarità e va effettuato il pagamento della prima o unica rata del piano. Chi non effettua entrambi i passaggi richiesti (integrative e pagamento) entro il citato termine perderà la possibilità di fruire della sanatoria che consente di regolarizzare le violazioni riguardanti le dichiarazioni fiscali relative al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2021 e a quelli precedenti (se regolarmente presentante) corrispondendo le sanzioni ridotte ad 1/18.
Ufficio finanziario silenziato
Nel ricorso tributario l’intervento volontario dell’ufficio finanziario non è consentito. Lo ha stabilito la sezione ventidue della Corte di giustizia tributaria di secondo grado della Lombardia nella sentenza n. 2655/2023 (Presidente Catania Relatore Crespi), depositata in segreteria il 5 settembre scorso.
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Il video
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Il podcast
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