stampa & tributi del 27 luglio 2023

Definizione agevolata delle liti su tutti gli atti impositivi. Liti, la rinuncia è un accordo. Diversificazione aliquote Imu per i Comuni, in Gazzetta il decreto che individua le fattispecie. Un prospetto standard per comunicare le aliquote Imu comunali.

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Definizione agevolata delle liti su tutti gli atti impositivi

di Laura Ambrosi e Antonio Iorio

L’accordo con l’ufficio, il pagamento integrale entro 20 giorni e il successivo deposito nel fascicolo della Cassazione: sono questi alcuni dei chiarimenti forniti dall’agenzia delle Entrate con la circolare 21 in merito alla rinuncia agevolata delle controversie pendenti in Cassazione. La legge di bilancio 2023 ha introdotto nell’ambito della “tregua fiscale” anche la possibilità di rinunciare alle liti pendenti dinanzi alla Suprema corte con il pagamento integrale dell’imposta dovuta, gli interessi e le sanzioni ridotte ad un diciottesimo. L’Agenzia evidenzia altresì che nell’ambito dell’accordo occorre regolare anche le spese di lite che possono anche essere compensate integralmente per tutti i gradi di giudizio. È comunque necessario che l’accordo abbia ad oggetto la totalità delle pretese contenute nell’atto impositivo, non potendo essere solo parziale.

Liti, la rinuncia è un accordo

di Duilio Liburdi e Massimiliano Sironi

A differenza però della conciliazione anche nella forma agevolata secondo le disposizioni di cui alla legge 197 del 2022, la definizione in sede di legittimità deve riguardare tutta la fattispecie controversa e non potrà dunque essere parziale.

Diversificazione aliquote Imu per i Comuni, in Gazzetta il decreto che individua le fattispecie

di Federico Gavioli

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 172/2023, il decreto 7 luglio 2023 del ministero delle Economia e delle Finanze con il quale vengono individuate le fattispecie in base alle quali i Comuni possono diversificare le aliquote Imu in virtù delle previsioni del comma 756 dell’articolo 1 della legge 160/2019 (legge di Bilancio 2020), istitutiva della nuova Imu (accorpamento Imu e Tasi). La delibera di approvazione delle aliquote deve essere redatta accedendo all’applicazione disponibile nel Portale del federalismo fiscale che consente, previa selezione delle fattispecie di interesse del Comune tra quelle individuate con il decreto del 7 luglio, di elaborare il prospetto delle aliquote che forma parte integrante della delibera stessa. Il decreto del Mef individua le fattispecie in base alle quali i Comuni possono diversificare le aliquote dell’Imu; si tratta più in particolare: • dell’abitazione principale di categoria catastale A/1, A/8 e A/9; • dei fabbricati rurali a uso strumentale; • dei fabbricati appartenenti al gruppo catastale D; • dei terreni agricoli; • delle aree fabbricabili; • dei fabbricati (fabbricati diversi dall’abitazione principale e dai fabbricati appartenenti al gruppo catastale D).

Un prospetto standard per comunicare le aliquote Imu comunali

di Luigi Lovecchio

Se si guarda all’allegato A, peraltro, ci si accorge che le facoltà di differenziazione sono molto numerose. Si direbbe quindi che la principale funzione del decreto delle Finanze non sia tanto quella di limitare i poteri dei Comuni, quanto quella di istituire una procedura per l’acquisizione e la lettura facilitata degli atti comunali.

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Il video

https://www.youtube.com/watch?v=gF8Vi5v9jKM

Il podcast

https://open.spotify.com/show/5dDNIBPglFDEFeYAlRVvYu